E’ diretta al Prefetto di Roma, Dott. Giuseppe Pecoraro, l’interrogazione sul mancato rispetto, anche se parziale, della legge sulla trasparenza da parte dell’amministrazione Bruschini. Lettera inviata dal consigliere comunale del Pd di Anzio Massimo Creo.
Al Prefetto di Roma Dott. Giuseppe Pecoraro
Oggetto: mancato rispetto della legge sulla trasparenza
Il sottoscritto Massimo Creo, nella qualità di consigliere comunale di Anzio, dopo aver più volte sollecitato l’amministrazione comunale in carica e aver successivamente tentato di interessare, senza peraltro nessun risultato il Ministero competente, mi trovo costretto a rivolgermi alla Sua persona, affinché possa essere fatta la necessaria chiarezza sull’argomento in oggetto, verificando se quanto fatto fino adoggi ad Anzio, soddisfa pienamente quanto previsto dalla legge. Nel corso del consiglio comunale del 30 settembre 11, ho sottoposto un’interrogazione al sindaco, di cui allego copia, per sensibilizzarlo al pieno rispetto della legge 69/2009 e più specificatamente alla mancata pubblicazione delle determine dirigenziali sul sitoweb del comune, rimarcando come sentenze del Consiglio di Stato (n°1370 del15/03/2006) osservano che la pubblicazione all’albo pretorio non sia relativa alle solo deliberazioni degli organi di governo, quali il consiglio e la giunta, ma riguardi anche le determine dirigenziali, segnalando inoltre il fatto come la formalità della pubblicazione è condizione di efficacia dell’atto.La risposta che mi è stata fornita dal Sindaco nel corso di quel consiglio comunale,contiene secondo me due imprecisioni, la prima è che non esisterebbe l’obbligo della pubblicazione delle determine dirigenziali, la seconda è che considerato che alcune determine possono contenere dati sensibili (vedi ad esempio il sostegno economicodato alla famiglia x) la legge sulla privacy inibirebbe di fatto la sua pubblicazione. Accampare scuse quali la legge sulla privacy, per giustificare la mancata pubblicazione sul sito web delle determine dirigenziali, dimostra la parziale conoscenza di quantodisposto per legge (art. 32 legge 69/2009) sancendo in modo perentorio eimbarazzante la distanza tra il “primo cittadino” e la voglia dipartecipazione/conoscenza dei cittadini.Ignora inoltre il Sindaco il buon operato di tantissime amministrazioni, di ogni colorepolitico, che hanno brillantemente normato con appositi regolamenti l’uso e l’utilizzo dell’albo pretorio on-line, in ottemperanza con leggi e normative, prestandoparticolare attenzione in termini di sicurezza informatica e tutela dei dati personalisensibili.RingraziandoLa anticipatamente per la disponibilità e l’interessamento che vorrà darealla mia segnalazione, invio distinti saluti.
Anzio 5 dicembre ’11, Massimo Creo.