In una lunga lettera inviata a istituzioni nazionali e comunali il vicepresidente del Movimento Salviamo Nettuno, Daniele Torquato, affronta l’emergenza casa che si fa sempre più grave sul territorio di Nettuno. “Nel mese di Aprile dopo la caduta del Sindaco Alessio Chiavetta, costretto alle dimissioni per la mancanza della propria maggioranza e dopo forti contrasti avuti con l’intera cittadina, il suddetto comune vive situazioni di completo degrado dovuto sia alle problematiche create dalle passate amministrazioni e peggiorate durante gli ultimi 7 anni di amministrazione sotto il comando del PD, sia per la totale inefficienza di tutte le strutture comunali in grado di dare risposte ai cittadini tutelando le famiglie soprattutto per quanto riguarda il sociale.
Raccontare 20 anni di abuso politico protratto sul nostro territorio significherebbe prolungarmi troppo. La gestione amministrativa del nostro comune passa da commissariamenti per infiltrazioni mafiose a commissariamenti per incapacità dirette passando per le richieste di arresti per danno erariale.
Soldi persi per incompetenza di un sindaco distratto o sperperati per progetti fantasma esistenti solo su carta; e cosi sul nostro territorio ci ritroviamo con: un teatro da costruire e abbandonato, una piscina comunale in stato di abbandono, una buca nel cuore della città dove doveva sorgere un parcheggio sotterraneo….buca scavata per altro in maniera illegale in quanto ancora sprovvisti delle giuste autorizzazioni, strade sommerse di buche, fognature lasciate all’abbandono e pronte a straripare ogni volta si presenti una pioggia sul territorio, appalti poco chiari come quelli della rinumerazione dei numeri civici affidato ad una società sorta 24 ore prima dell’uscita della gara di appalto vinta per altro con un costo molto al di sopra della media nazionale, periferie in totale abbandono prese in giro dalle promesse dei consiglieri comunali di zona, sicurezza fuori controllo, concessioni su strutture sportive date illegalmente….ad amici, altri e infiniti disastri… Continuerei fino all’infinito, ma il punto che vorrei approfondire è soprattutto uno: stato attuale delle abitazioni popolari.
In molte costituzioni internazionali, il diritto alla casa é sancito dalla costituzione, a Nettuno questo obbligo non viene ne garantito e ne tutelato dalle istituzioni. Abbiamo Famiglie che dormono in auto ed alcune costrette a farlo in breve tempo perche colpite da sfratti esecutivi. In particolar modo il movimento Salviamo Nettuno insieme ad altri movimenti in particol modo a Città Futura si sta prendendo cura della situazione di due donne, entrambe separate e con problematiche di salute (va però ricordato che già sul territorio sono presenti situazioni di massimo degrado come persone che vivono in camper o addirittura in auto)
Entrambi mamme, senza reddito e con uno sfratto esecutivo entro la fine del mese di Ottobre.
Le due donne sono state più volte invitate ad andare in comune ma il muro alzato dalla struttura comunale e soprattutto da dirigenti che sistematicamente si fanno negare in comune(abbiamo un audio che testimonia ciò, in cui un alto dirigente comunale comunica che non riceve più in comune ma solo un giorno alla settimana negli uffici degli assistenti sociali) ha sempre reso vani tutti i tentativi messi in atto per il raggiungimento di una soluzione idonea a queste due donne di cui una per altro alle prese con due tumori.
I pochi contatti avuti, per altro sempre terminati con la promessa che il comune si sta occupando dei casi, non hanno mai portato a soluzioni immediate o comunque certe. La risposta che il comune é sempre pronto a dare é che sul territorio comunale non c’e disponibilità di appartamenti popolari liberi e che la lista di attesa é lunga.
In realtà la situazione sul territorio di Nettuno é un’altra: sono presenti case libere, alloggi trasformati in case di vacanza dai titolari, ci sono case popolari subaffittate o addirittura case ereditate magari da parenti defunti ed oggi occupate da famiglie che non ne avrebbero i requisiti. Abbiamo richiesto al comune una verifica urgente magari incrociando i dati anagrafici, la risposta ovviamente non é mai pervenuta. Peraltro da quando abbiamo reso pubbliche queste situazioni, in particolare ad una signora sono pervenute richieste da persone le quali, a fronte di un pagamento, garantivano un’occupazione coatta di un immobile….per altro occupazioni che avvengono in maniera abbastanza frequente nel nostro territorio e nel vicino territorio di Anzio (ultimo caso pochi giorni fa). Da sottolineare che nel Maggio del 2014 a fronte di uno sfratto collettivo di alcune famiglie che occupavano illegalmente uno stabile, il comune ,con un passaggio in consiglio comunale, mise a disposizione delle famiglie 14.200 euro che si andavano ad integrare a quello offerto dalla Società Essegibi Service SPA (40mila euro) per la ricollocazione di queste famiglie. Dato questo precedente abbiamo richiesto un eguale trattamento, richiesta rispedita al mittente. Ultima notizia appena appresa, in un complesso popolare nella zona di Cretarossa, sempre nel nostro comune, gli occupanti (legittimi), sono stati invitati dal comune entro la fine di novembre di comunicare la decisione di acquistare il proprio appartamento popolare (per altro ci dicono a prezzi poco vantaggiosi) in alternativa ,a fronte di una risposta negativa, gli appartamenti verranno messi all’asta!(un azione per altro piu che legittima in quanto la legge lo permette….ma data la situazione del nostro comune le coscienze dovrebbero non permettere un’azione del genere). Insomma in un comune in cui c’e il problema degli alloggi abitativi il comune (commissariato)mette a bilancio la vendita di appartamenti comunali adibiti a complessi popolari. A fronte di tutto questo e a nome del mio movimento e della cittadina tutta, chiedo un intervento urgente e tempestivo ed una verifica da parte delle strutture competenti sulla gestione dei complessi popolari del nostro territorio”.