Il report dell’Ufficio tributi del Comune: Nel 2015 9 milioni di euro dalla Tari e 8 milioni e 900 mila euro nel 2015
Con riferimento all’andamento delle entrate tributarie locali e precisamente alle notizie diffuse a mezzo stampa dal gruppo politico del Pd sugli incassi del 2015, a loro dire ritenuti di molto inferiori rispetto a quelli del 2014, stante il report elaborato dall’Ufficio Tributi aggiornato alla data dell’11 gennaio l’Amministrazione Comunale precisa quanto segue.
Tributo Tari
Si afferma che nel 2014 per la Tari sono stati incassati 12 milioni di euro, mentre nel 2015 solo 9 milioni di euro.
In realtà, il ruolo Tari 2014 ammonta a 12 milioni 387 mila euro e gli incassi registrati sono pari a 9 milioni 13 mila euro, con una percentuale di incassi pari al 72,76%.
Nel 2015, invece, il ruolo ordinario risulta pari a 12 milioni 110 mila euro, con un incasso registrato ad oggi pari ad 8 milioni 273 mila euro, con una percentuale pari al 68,31%, ma con dati ancora provvisori in quanto ancora pervengono pagamenti relativi al 2015, perché non tutti i contribuenti hanno versato entro la scadenza.
Tributo Imu
Si sostiene che l’Imu ha fatto incassare 10 milioni e 300 mila euro nel 2014 e 8 milioni e 900 mila euro nel 2015.
In realtà, da prospetto incassi elaborato dall’ufficio, la quota comunale Imu incassata nel 2014 risulta essere pari a 14 milioni 258 mila euro e la quota comunale Imu incassata per l’anno 2015 risulta essere ad oggi pari ad 14 milioni 278 mila euro, seppur con dati ancora provvisori.
Tributo Tasi
Per quanto riguarda il tributo relativo alla prima casa, gli incassi 2014 sono pari a due milioni 367 mila euro e gli incassi 2015 sono pari a due milioni e 850 mila euro.
Si tratta, anche in questo caso, comunque di dati parziali, tenendo conto che la scadenza era fissata al 16 dicembre 2015.
Attività accertativa
Per quanto riguarda l’attività di accertamento, i provvedimenti inviati hanno diverse finalità: verificare le posizioni; bonificare i dati (soprattutto in una situazione come quella del Comune di Aprilia dove le banche-dati di partenza dei contribuenti sono parziali o del tutto inesistenti); incrementare la base imponibile e permettere alla cittadinanza di pagare quanto è giusto.
Inoltre, importanti risultati sono stati raggiunti grazie alle attività messe in campo dall’Assessorato alle Finanze che hanno fatto emergere che oltre il 60% delle utenze non domestiche Tari, oggetto di controllo, non erano regolari (e su questo nel mese di febbraio verranno avviati ulteriori controlli su altre categorie) e di inviare accertamenti Ici/Imu per un importo di 5 milioni 800 mila euro.
“Alla luce di detti numeri – ha commentato il Sindaco Antonio Terra – si evince come da parte del Pd sia stata sollevata ad arte una polemica basata su una lettura parziale quanto erronea dei dati relativi alle entrate tributarie”.