Cerimonia in ricordo dell’ex consigliere, ma il Comune di Nettuno dimentica…

di Valerio Pizziconi

1382154_10208129641308136_3829842189798215205_nE’ già difficile tollerare la presenza di erbacce e discariche in un quartiere dove il porta a porta non è pervenuto e la manutenzione si fa solo da maggio a settembre (quando arrivano i villeggianti). Diventa ancora più difficile quando assistiamo a una cerimonia per l’apposizione di una targa in ricordo dell’ex consigliere comunale Orlando Sugamosto, che di quel quartiere si era fatto portavoce “per l’emancipazione e la realizzazione dei servizi essenziali”. Quali servizi? Tutte le mattine, alle otto e trenta, gli operatori ecologici passano a rimuovere i rifiuti e gli ingombranti nella discarica che fiorisce, quotidianamente, a via Eolo, sotto al cartello della videosorveglianza. La bonificano puntualmente, questo va detto, ma dopo pochi minuti la situazione torna al punto di partenza perché il problema non si risolve pulendo ma facendo in modo che la gente sia messa in condizioni di buttare l’immondizia come tutti gli altri. Le isole ecologiche a via Traunreut (altra strada sistematicamente invasa da cumuli di rifiuti) non bastano, è evidente. Il porta a porta lungo la via del mare non si può effettuare. A quanto pare i condomini non hanno sufficiente spazio per ospitare i masselli. Qualcuno nei giorni scorsi ha abbandonato un mucchio di canne sul marciapiede, a fianco ai rifiuti sparsi sull’erba che non viene tagliata da mesi. Pochi metri più avanti, sotto a largo De Franceschi, sulla discesa che porta al mare, familiari dell’ex consigliere, balneari e tanti cittadini assistono alla cerimonia in ricordo di Sugamosto, che amava il quartiere di Cretarossa al punto da dedicargli una targa. Della cerimonia, tra l’altro, al Comune, importava poco. Nessuno stamattina si è presentato a rendere omaggio all’ex consigliere, né il commissario prefettizio, né i dirigenti, forse troppo impegnati a risolvere le questioni del baseball…

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Da sinistra Fortini, Dello Cicchi, Faraone allo stadio del baseball

 La targa è stata apposta “abusivamente”, come ha ricordato l’ex sindaco Carlo Conte, che assieme alla famiglia di Sugamosto ha organizzato l’evento. L’autorizzazione naturalmente era stata chiesta, ma in un classico rimpallo di responsabilità tra Comune e Capitaneria, è finita che nessuno ha più autorizzato. Così come nessuno, all’interno dell’amministrazione, si mette seduto a risolvere i problemi reali del quartiere.

C’è una targa, da oggi, a ricordare ai residenti che qualcosa, nella gestione del quartiere Cretarossa, non ha funzionato. E che qualcuno, in passato, a cambiare le cose aveva almeno provato…