La Regione Lazio approva il Territoriale Paesistico atteso da 17 anni
di Claudio Pelagallo
Approvato il Piano Territoriale Paesistico Regionale, un grande passo in avanti per tutelare i beni paesaggistici naturali, storici e architettonici e per introdurre una grande innovazione con la digitalizzazione e la georeferenziazione di tutte le mappe.
Strumenti moderni per valorizzare il territorio, sia per quanto riguarda il patrimonio naturale e agricolo sia per quanto riguarda quello storico e naturale. È l’approdo di un percorso iniziato 17 anni fa, nel 1999, fra Regione Lazio e il Ministero, con il coinvolgimento di tantissimi comuni, enti, associazioni e privati. 29 dei 30 Piani Territoriali Paesistici (PTP) vigenti nella Regione Lazio sono stati inseriti all’interno del PTPR, consentendo un’ulteriore semplificazione.
Avanti con l’innovazione e lo sviluppo sostenibile. Il Ptpr si avvale di una serie di strumenti, come la Georeferenziazione e digitalizzazione, per evidenziare le diverse nature dei territori di riferimento; la creazione delle banche dati relative ai vincoli paesaggistici; la progettazione e implementazione continua del database relativo alle informazioni dei beni del paesaggio; i programmi di valorizzazione dei beni paesaggistici e individuazioni degli ambiti prioritari di intervento. Nell’ambito della programmazione regionale dei fondi per il periodo 2014-2020 l’ambiente, lo sviluppo sostenibile, l’innovazione, le infrastrutture sono solo alcuni delle azioni cardine.
Cura dei territori, delle città e delle bellezze paesaggistiche: ecco quali sono gli ambiti e gli obiettivi di tutela e cura del territorio grazie al PTPR:
il paesaggio costiero e i grandi fiumi, con programmi di intervento per la valorizzazione dei paesaggi costieri lacuali e marini, visuali e luoghi panoramici, con programmi di intervento per il paesaggio relativo alla valorizzazione paesaggistica delle visuali
il paesaggio agrario, con programmi di intervento per la tutela e la valorizzazione delle architetture rurali e del paesaggio agrario. In quest’ultimo caso l’obiettivo è la difesa, il rafforzamento, ed il sostegno dei territori rurali. Valorizzazione di aree e siti archeologici. Il Lazio è caratterizzato da una grande diffusione di siti e presenze culturali, luoghi di eccellenza di riconosciuto rilievo nazionale ed internazionale, dal punto di vista archeologico, architettonico o paesistico: è proprio su questi che la Regione può concentrare le risorse e le strategie di valorizzazione del patrimonio.
“Dopo 17 anni la Giunta ha approvato il piano paesistico – lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: finalmente dopo 17 anni diamo certezze contro la distruzione del paesaggio, per valorizzare il bello, per ridurre la burocrazia e soprattutto introdurre una grande innovazione con la digitalizzazione e la georeferenziazione di tutte le mappe, per avere strumenti moderni per fermare gli abusi ed essere più decisi e più forti nella valorizzazione del territorio, sia del patrimonio naturale e agricolo ma anche quello storico e naturale”.
“Il Ptpr disciplina l’uso del territorio di tutta la regione, e quindi dà certezze sia sulle aree da tutelare sia su quelle da valorizzare. E poi dà ai Comuni certezze su quali luoghi sono trasformabili”- è il commento di Michele Civita, Assessore Politiche del territorio e Mobilità, che ha aggiunto: è uno strumento che dà certezze a tutti e poi può, una volta approvato, semplificare la vita dei cittadini e degli enti locali perché una volta che i Comuni si adeguano al Piano avranno l’opportunità di dare loro le autorizzazioni”