“Una data storica quella di ieri. Dal 2002, data dell’affidamento della gestione del SII ad Acqualatina SpA , i Sindaci hanno detto no al gestore idrico”. Lo dichiara il sindaco di Nettuno Angelo Casto, chiamato con gli altri a deliberare su quattro proposte di cui le prime tre oltre a non andare nel verso stabilito dal referendum del 2011, avrebbero anche ricadute sui futuri piani tariffari e quindi sono state tutte respinte dal comune di Nettuno rappresentato dalla Pizzotti in qualità di delegata del Sindaco Casto, assistita dal volontario Fiorenzo Testa del Comitato Acqua Pubblica Anzio-Nettuno. Un no pronunciato insieme ai comuni di Bassiano ed Aprilia, ma che non è servito a respingere le delibere, approvate a maggioranza degli altri sindaci. I primi tre documenti sui quali il Comune di Nettuno ha detto no, hanno riguardato: approvazione delle spese della Segreteria Tecnica Operativa (segreteria dell’Ato4); approvazione della delega ad Acqualatina della funzione di esproprio; modifica dell’apertura degli sportelli dedicati all’utenza.
Il gestore ha presentato poi nella quarta proposta di delibera un piano tariffario 2016-19 con un aumento ingiustificato del 9% in bolletta che andava ad incrementarsi nei successivi 2 anni.
Dopo l’accesa discussione che è seguita alla proposta, alcuni sindaci hanno ritenuto di non dover partecipare alla votazione ma verificato il numero legale, la delibera è stata respinta all’unanimità dei presenti.