(ansa) Dopo una prima carica della polizia i pescatori, che stanno manifestando mattina davanti a Montecitorio, hanno alzato le mani in segno di resa. Due manifestanti sono rimasti feriti, uno è disteso in terra.
– Durante gli scontri davanti Montecitorio con la polizia i pescatori hanno gridato più volte “vergogna” verso gli agenti in tenuta anti sommossa. Dopo l’esplosione di un’ulteriore bomba carta le forze dell’ordine si sono avvicinate un’altra volta ai manifestanti cercando di spingerli ancora più distanti dalla Camera dei deputati.
– Sono al vaglio degli uomini della Questura di Roma le immagini dei momenti di tensione davanti alla Camera, ripresi dalle telecamere della polizia scientifica. Altri manifestanti responsabili dei tafferugli potrebbero essere identificati e denunciati. Secondo quanto si apprende, le bombe carta sono state lanciate verso la Camera dei Deputati ma anche verso le stesse forze dell’ord. Sono scesi in piazza di prima mattina i pescatori d’Italia che stanno protestando a Roma, davanti Montecitorio, con lancio di fumogeni e petardi. Centinaia i manifestanti arrivati davanti alla Camera dei Deputati: molti di loro indossano giubbotti arancioni di salvataggio. “La Comunità Europea ci affonda”, “Vi state mangiando anche le nostre barche”, “Le regole del Nord Europa non valgono per il Mediterraneo”. Questi alcuni degli striscioni portati dai pescatori: “Siamo qui per dire no alla licenza punti – ha detto uno di loro – che ci vuole imporre la Comunità Europea così come anche il giornale di bordo. Per non parlare poi del caro carburante: così non riusciamo ad andare avanti e c’é il rischio di un blocco totale”.
– Un razzo di segnalazione color rosso, di quelli lanciati in mare per mandare un sos è partito da piazza Montecitorio ed ha attraversato il cielo sopra la Camera dei Deputati. A lanciarlo, in segno di protesta, le centinaia di pescatori, proveniente da tutta Italia, che stanno manifestando a Roma. Caro carburante e nuove regole dettate dall’Unione Europea, la licenza a punti e il giornale di bordo. Queste le motivazioni che hanno spinto i pescatori a lasciare le proprie barche e a scendere in piazza.
-“La tua manovra la fa Schettino”, “Pescatori senza futuro”, “Il gasolio aumenta le paghe calano”. Sono questi altri striscioni esposti dai pescatori davanti alla Camera dei deputati. La protesta è scandita dalla continua esplosione di petardi da parte dei manifestanti che urlano slogan contro il governo e i ministri.