Le indagini partite dopo l’esposto della consigliera Carmen Porcelli. La truffa truffa rigurda i rimborsi per le spese legali: sequestrati 60mila euro a tre politici di Aprilia
La Squadra Mobile di Latina ha sequestrato, ieri pomeriggio, la somma complessiva di 60mila euro al sindaco e a due ex amministratori del Comune di Aprilia, in esecuzione di un decreto emesso dal Gip. In pratica i tre amministratori avrebbero truffato l’amministrazione facendo lievitare le somme da rendergli, a seguito di un contenzioso che li vedeva vittoriosi, dai circa 1.700 euro pro capite ad oltre 20.000 euro pro capite oggetto di effettivo rimborso da parte dell’Ente ai predetti. L’accusa è quella di truffa aggravata e falso ideologico in atto pubblico. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha preso le mosse da un esposto presentato dal consigliere comunale di opposizione Carmen Porcelli, che ha indotto gli investigatori della Squadra Mobile ad accertare quanto denunciato, sulle richieste di rimborso di spese legali inoltrate a quell’Ente. Secondo la procura i tre amministratori all’epoca dei fatti (l’attuale sindaco Antonio Terra, e gli ex amministratori Cataldo Cosentino e Rino Savini) avrebbero, in concorso con il loro legale di fiducia, l’avvocato Antonio Martini, fraudolentemente truffato quell’Amministrazione comunale, facendo lievitare le somme da rendergli, a seguito di un contenzioso che li vedeva vittoriosi, dai circa 1700 euro pro capite ad oltre 20.000 euro pro capite oggetto di effettivo rimborso da parte dell’Ente ai predetti. Secondo gli inquirenti le fatture sarebbero state parzialmente contraffatte mentre sarebbe stato falsamente riportato all’Ente l’avvenuto pagamento al legale, inducendo così in errore la Giunta Comunale che deliberava il rimborso in favore dei tre.
Contenta la consigliera di Primavera Apriliana Carmen Porcelli, che sul caso oltre all’esposto presentò anche una interrogazione, alla quale il sindaco non diede molta importanza. “A questo punto il sindaco Terra dovrebbe dimettersi” commenta la Porcelli.