Chiavetta condannato per il caso Faraone, pena sospesa

Condannato, in primo grado, l’ex sindaco di Nettuno, assolti tutti gli altri imputati

ChiavettaAbuso d’ufficio in concorso. Per questo l’ex sindaco di Nettuno, Alessio Chiavetta, è stato condannato in primo grado dei giudici del Tribunale di Velletri a un anno e due mesi con l’interdizione dai pubblici uffici, ma con pena sospesa. Il dibattimento e la sentenza riguarda fatti accaduti otto anni orsono, inerenti la nomina di Gianluca Faraone, oggi dirigente del Comune,  a direttore generale decretata dall’ex sindaco il 29 dicembre 2009 e ratificata dalla Giunta prima della stipula del contratto. La sentenza ha visto la contestuale assoluzione degli altri imputati nel procedimento “perché il fatto non costituisce reato”: si tratta: del dirigente comunale Benedetto Sajeva e degli assessori Alberto Andolfi, Roberta bianchi, Flavio biondi, Domenico Cianfriglia, Giuseppe Combi, Carlo Conte, Giampiero Pedace e Luigi Visalli. Per il dirigente faraone l’udienza non è stata ancora fissata per via dei difetti di notifica evidenziati davanti al collegio giudicante in apertura del dibattimento. Una sentenza che comunque non intacca la presunzione d’innocenza di Chiavetta, fino al terzo grado di giudizio. Va tenuto conto anche il fatto che il 29 giugno quando scadranno i 90 giorni per la pubblicazione della sentenza, il reati contestati potrebbero andare prescritti con il decadimento della sentenza, visto il tempo passato per la celebrazione del processo.