Reti di giustizia, una riflessione su politica e criminalità ad Anzio

logo-1“L’Associazione “Reti di Giustizia – Il sociale contro le mafie” esprime viva preoccupazione in merito ai recenti fatti ed alla situazione che sta vivendo la comunità di Anzio. Nonostante due attentati incendiari all’autovettura e l’invio di una lettera contenente dei proiettili al vicesindaco Giorgio Zucchini, nonostante un altro attentato incendiario al furgone e all’autovettura di proprietà del marito dell’assessore Laura Nolfi, nonostante i colpi di pistola alle abitazioni degli assessori Patrizio Placidi e Alberto Alessandroni , nonostante varie richieste di commissioni di accesso, nonostante il fatto che il consiglio comunale della confinante città di Nettuno sia stato sciolto per infiltrazioni mafiose nel 2005, nonostante tutto questo, le massime autorità politiche di Anzio continuano a sorvolare sulla presenza di attività criminali di stampo mafioso nella città. Un recente articolo de “Il Corriere della Sera” ha raccontato di una situazione pesante ad Anzio – si legge in una nota – Minacce e insulti sono arrivate all’indirizzo del giornalista Andrea Palladino, collaboratore de “Il Fatto Quotidiano” ed autore di varie inchieste sulle mafie del Lazio. La rete televisiva LA7 è stata querelata dal sindaco, per aver parlato qualche mese fa di infiltrazioni mafiose nella città tirrenica. Coloro che parlano di mafia ad Anzio sono stati recentemente etichettati come “disturbati mentali” dal sindaco. Nella primavera del 2018 ad Anzio si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale. È già cominciata la campagna elettorale. Comprendiamo che ogni azione, sia della giunta di governo che delle opposizioni, da qui alla primavera del 2018, sarà finalizzata all’ottenimento del consenso da parte dei cittadini elettori, ma non è possibile negare la realtà dei fatti accaduti.
Reti di Giustizia invita quindi la giunta al governo della città di Anzio ad evitare atteggiamenti negazionisti sulla situazione di pubblica sicurezza ad Anzio, la invita invece a favorire il dialogo ed il confronto democratico tra i cittadini, onde comprendere il fenomeno ed attuare i necessari provvedimenti preventivi e repressivi.
Invita altresì le forze di opposizione, sia quelle presenti in consiglio comunale che quelle non presenti, ad evitare di cavalcare la situazione, al fine di ottenere visibilità in vista delle prossime elezioni.
Reti di Giustizia invita la comunità di Anzio, e delle città limitrofe, a contrastare sul nascere ogni forma di intimidazione e di presenza mafiosa.  La presenza mafiosa inquina l’economia locale, preclude l’iniziativa imprenditoriale sana, distorce il dibattito e la vita democratica, crea allarme sociale, favorisce l’omertà, il disimpegno, l’indifferenza”.