In tanti a Nettuno sono rimasti a bocca asciutta dopo essersi presentati nel pomeriggio presso il centro commerciale Le Vele, dove doveva essere presente un’autocisterna per il rifornimento dell’acqua potabile, dopo la nota diramata dal Comune di Nettuno. Con tanto di ordinanza dove si vieta l’uso dell’acqua nelle abitazioni. Il fatto è già stato segnalato al Comune che sta verificando i motivi della mancata presenza dell’autocisterna. Intanto da Fdi e Città Futura dichiarano: “Si torni presto alla normalità. Dopo l’incendio divampato il 12 agosto nei pressi dell’impianto idrico di Carano-Giannottola, che ha parzialmente compromesso il funzionamento del dearsenizzatore di Acqualatina, sono arrivati oggi i risultati delle analisi sui campioni d’acqua.
Il responso è chiaro: l’acqua non è potabile e, di conseguenza, non utilizzabile per il consumo umano inoltre ne è vietato l’uso per la preparazione di alimenti e bevande in cui l’acqua sia un ingrediente significativo, o entri in contatto con l’alimento per tempi prolungati o sia utilizzata per la cottura (divieto che colpisce in special modo la filiera alimentare).
Un’altra dura scure che si abbatte sotto il Ferragosto per l’economia di Nettuno, Anzio e Aprilia sull’intero indotto turistico.
Sembra assurdo che in realtà insediative medio grandi come quelle del litorale non sia previsto un sistema di monitoraggio e prevenzione per avvenimenti avversi di questa portata.
Possibile che debba sempre mancare un piano B per venire incontro alle esigenze dei cittadini?
Auspico una riparazione in tempi brevissimi anche con l’ausilio della Regione Lazio che ha il dovere di intervenire e proporro’ nel breve periodo protocolli per alzare i livelli di attenzione a tutela della salute pubblica”.
Così in una nota il Consigliere Regionale del Lazio di Fratelli d’Italia Fabrizio Santori e il presidente del Movimento città Futura Rosalba Esposito.