Dichiarazione del Sindaco di Anzio, Luciano Bruschini:
“Non condivido la tua idea ma lotterò, fino alla morte, affinché tu possa esprimerla…. Ho fatto di questa citazione un modello di vita e con profonda amarezza, oggi ad Anzio, ho dovuto prendere atto che non c’è più libertà di parola. Un partito che si chiama Liberi e Uguali, alcuni politicanti ed una giornalista, non hanno consentito al Sindaco, che rappresenta i cittadini, di prendere la parola per rispondere alle vergognose insinuazioni che colpiscono, al cuore, la nostra comunità ed i tanti cittadini che, come il sottoscritto, hanno sempre vissuto di duro lavoro quotidiano. Anzio non merita questo, come non merita la commistione che si è creata tra alcuni professionisti dell’antimafia ed alcuni giornalisti, che fanno politica attiva e che arrivano a parlare, per conto del Prefetto di Roma, comunicando presunti imminenti atti della stessa Prefettura, sia a tutte le Forze dell’Ordine che all’Ente destinatario dei provvedimenti stessi. Smentisco io senza sapere, mi rifiuto di credere che sia vero, l’Italia è ancora un Paese serio nel quale le Istituzioni fanno il loro dovere. Invece, se fosse vero, qualcuno ha sbagliato… l’Italia non sarebbe più una democrazia, con i presunti provvedimenti del Prefetto comunicati, al Sindaco ed alle Forze dell’Ordine, da una giornalista, in un convegno politico-elettorale che pratica la censura a chi rappresenta i cittadini. In questo caso, sarei pronto a lasciare lunedì stesso”.