Studio legale a Latina: ecco perché è importante rivolgersi in tempo a un avvocato

Sovente capita che un cliente si rivolga a un avvocato con tempistiche decisamente sbagliate, o come si suol dire: quando ormai è “troppo tardi”.

Complice una certa ignoranza in materia da una parte, e una diffidenza di fondo dall’altra, il cliente medio tende a raggiungere lo studio legale non quando è necessario, ma piuttosto quando non ha più scelta. Ciò nasconde un’attitudine di fatto sbagliata che può provocare anche danni dal punto di vista legale ed economico per il cliente stesso.

Va da sé quindi che prima ci si reca dall’avvocato, meglio è, poiché i costi saranno sempre gli stessi a prescindere da quando ci si reca in uno studio. Anzi, se si prende la decisione di rivolgersi a un professionista troppo tardi, la parcella non può che aumentare per motivi di tempistiche accelerate e scadenze impellenti.

Andiamo quindi a scoprire insieme quali sono i casi emblematici in cui è meglio rivolgersi a uno studio legale a Latina o affini, in modo da farlo in tempi ottimali e non incappare in problemi evitabili.

Fare ricorso a una cartella esattoriale

Quando si riceve una cartella esattoriale, si hanno in generale fino a un massimo di 60 giorni per fare ricorso.

Se invece la cartella riguarda l’omissione di un versamento di contributi INAIL o INPS, il tempo si riduce a soli 40 giorni.

Infine, se la cartella esattoriale consegnata al cliente riguarda multe stradali, il tempo si riduce ulteriormente e si hanno solamente 30 giorni per contestarla.

Contestare un licenziamento

Se si ha intenzione di contestare un licenziamento, si hanno 60 giorni dal ricevimento della lettera di licenziamento per iniziare le procedure di contestazione, mentre sono 180 i giorni per potere fare causa.

L’interessato deve essere ben conscio di queste tempistiche, poiché nel momento in cui non si rispetta una di queste scadenze, il licenziamento si convaliderà automaticamente da sé.

Contestare una diffida o una messa in mora

In alcuni casi è possibile ricevere una lettera con un’intimazione a compiere un determinato comportamento o, in caso contrario, desistere da dato comportamento. O ancora, nelle stesse modalità è possibile ricevere una diffida di pagamento. In ognuno di questi casi non c’è una tempistica precisa, ma tendenzialmente si ha una data ultima prefissata da chi ha inviato la lettera.

In questo caso i tempi di risposta sono meno impellenti, ma è sempre meglio rivolgersi quanto prima ad un avvocato in modo da mettere su un’adeguata risposta.

Procedure ereditarie

Nel momento in cui viene a mancare un familiare, è importante procedere gradualmente dal punto di vista fiscale e amministrativo con le procedure ereditarie. Secondo queste ultimi, gli eredi avranno 12 mesi di tempo dall’apertura della successione per procedere alla presentazione della Dichiarazione di Successione, con il pagamento delle relative imposte presso l’Agenzia delle Entrate  e le eventuali volture catastali dei beni immobili ereditari.

Attenzione però, poiché nel caso in cui un defunto abbia contratto debiti in vita, tali debiti graveranno automaticamente sui successori. In questo caso sarà importante informare l’avvocato e formalizzare la rinuncia ai beni presso la Cancelleria del Tribunale dove è stata aperta la Successione. In alternativa, lo si può fare dinanzi a un notaio.

 

Procedure di divorzio non consensuale

In Italia è possibile divorziare solo dopo un periodo di separazione obbligatorio. Nel caso di una separazione consensuale, questo periodo equivarrà a sei mesi, in caso di separazione giudiziale invece il periodo minimo fissato dalla legge è di almeno un anno, tranne alcune rare eccezioni.

Nel momento in cui ci sarà un divorzio non consensuale, è importante avere dalla propria un buon avvocato, e in fretta. Senza di esso infatti si potrebbe rischiare di non farsi valere in tribunale per quanto riguarda i diritti affidatari o per quanto riguarda un’equa divisione delle proprietà in comune.