Nel 2022 l’accesso alla pensione anticipata sarà possibile con quota 102, ossia con almeno 64 anni di età e 38 anni di anzianità contributiva maturati entro il 31 dicembre di quest’anno, oltre ovviamente che con i requisiti ordinari per l’ottenimento della pensione anticipata. La decorrenza della pensione avverrà dopo tre mesi dal raggiungimento del requisito per i dipendenti privati e dopo sei mesi per I dipendenti pubblici. Tuttavia è importante ricordare che i lavoratori che entro il 31 dicembre dello scorso anno avevano perfezionato i requisiti della vecchia quota 100, questa potrà essere ancora utilizzata, in quanto resta il diritto di utilizzare questo pensionamento anticipato anche se da oggi è in vigore una nuova quota.
Tornando alla attuale quota 102, considerata la presenza delle finestre, trimestrale e semestrale, i primi pensionamenti con questa tipologia di pensione anticipata avverranno dal 1° maggio 2022 per il settore privato e dal 1° agosto per i pubblici dipendenti. Coloro che rientrano nei nuovi requisiti sono i nati entro il 31 dicembr8e 1958 che perfezioneranno i 38 anni di contribuzione nel corso dell 2022. Il diritto conseguito entro il 2022 potrà comunque essere fatto valere anche in epoca successiva, analogamente a quanto accade oggi per quota 100.
L’accesso alla pensione potrà avvenire anche in regime di cumulo, utilizzando tutte le contribuzioni accreditate presso l’Inps. Non potranno invece essere utilizzate le contribuzioni accreditate presso le Casse dei liberi professionisti per raggiungere i 38 anni di contribuzione. I richiedenti inoltre non potranno essere già titolari di pensione.
La prestazione odierna, come per quota 100, non è cumulabile con altri redditi derivanti da lavoro dipendente o autonomo, a eccezione di quelli prodotti da attività autonoma occasionale, nel limite di 5mila euro lordi annui. L’incumulabilità verrà meno dalla data di raggiungimento dei requisiti richiesti per l’accesso alla pensione di vecchiaia (ad oggi 67 anni).
È importante poi ricordare che per il personale del comparto scuola e Afam, le eventuali domande di cessazione dal servizio, da parte del personale interessato ad accedere a quota 102, dovranno essere presentate entro il 28 febbraio 2022.
Ai pubblici dipendenti, infine, è data facoltà di chiedere l’anticipo del trattamento di fine servizio o di fine rapporto a condizioni economiche agevolate, al pari di quanto previsto fino allo scorso anno per quota 100, per evitare di dover attendere il periodo di corresponsione della cosiddetta liquidazione.
Roberto Alicandri