In un paese, dove l’astensionismo supera il 50%, l’indecoroso dibattito politico è impegnato a discutere di collegi sicuri, liste e alleanze. Quando iniziamo a parlare di vita reale, di chi arranca per arrivare a fine mese?
Oggi vi raccontiamo la storia di Luigi che lavora per 20 euro al giorno facendo le pulizie al mercato e percepisce, insieme al suo nucleo familiare, 160 euro di reddito di cittadinanza mensile.
I 160 euro di reddito di cittadinanza sono destinati alla famiglia di Luigi, composta da lui, sua sorella disoccupata e sua madre, signora di 83 anni che percepisce la pensione minima. Con i 480 euro al mese guadagnati con il lavoro al mercato, la famiglia di Luigi non riesce ad arrivare a fine mese dovendo pagare 500 euro di affitto per una casa che una casa non è. Vivono in un magazzino malsano ed insicuro.
Si rivolgono all’emporio solidale dell’associazione ‘Nonna Roma’ ogni mese e proprio mentre faceva la spesa a punti Luigi, ha raccontato che con l’aumento dei prezzi delle bollette la situazione sta peggiorando: i bonus non bastano, e le richieste di aiuto alle istituzioni non hanno ricevuto risposte.
Con l’aumento esponenziale del costo della vita di questi mesi, le risposte insufficienti da parte delle istituzioni, cui si aggiunge un salario insufficiente per vivere, le condizioni di migliaia di lavoratori poveri nel nostro paese, proprio come Luigi continuano a peggiorare.
Nel nostro paese sei milioni di persone guadagnano meno di mille euro al mese e si trovano di conseguenza in una situazione di grave difficoltà economica. Serve un salario minimo stabilito per legge che garantisca a chi lavora una paga sufficiente a vivere.
E se il lavoro è nero e sfruttato bisogna dare alle persone un’alternativa, che permetta loro di rifiutarlo senza rimanere privi di sostentamento. Questa alternativa è il reddito di cittadinanza, che va difeso e aumentato per permettere ai troppi “signor Luigi” che conosciamo di pretendere un contratto, diritti e una paga giusta.
Quindi chiediamo a chi ci legge: possiamo iniziare a dare voce alle migliaia di persone come Luigi, parlando della necessità di un salario minimo e di rafforzare il reddito di cittadinanza?
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Fonte “Nonna Roma”
https://www.facebook.com/associazionenonnaroma/