L’intelligenza artificiale (IA) è una tecnologia che permette alle macchine di imitare le capacità cognitive degli esseri umani, come il ragionamento, l’apprendimento, la percezione e la decisione. L’IA ha molti vantaggi, ma anche tanti rischi per la società, l’economia, la politica e l’ambiente. Vediamo alcuni esempi:
Vantaggi: L’IA può aumentare l’efficienza e la velocità di molti processi, come la raccolta e l’analisi dei dati, l’automazione dei compiti ripetitivi e noiosi, la personalizzazione dei servizi e delle esperienze degli utenti.
L’IA può migliorare la qualità del lavoro in molti settori, come la medicina e la ricerca scientifica, l’agricoltura e la produzione industriale. L’IA può aiutare a identificare malattie o condizioni di salute prima che diventino gravi, migliorare le possibilità di intervenire tempestivamente e guarire. In agricoltura, l’IA può essere utilizzata per identificare le colture che richiedono maggiori attenzioni, fornendo così un modo per migliorare la resa dei campi e aumentare la produzione limitando l’impiego di prodotti chimici. Nella produzione, l’IA può aiutare a identificare eventuali problemi nelle catene di montaggio e a prevenire guasti o interruzioni.
L’IA può contribuire al benessere sociale ed economico dell’Europa, sfruttando il suo potenziale nell’economia dei dati (data economy) e nelle sue applicazioni. L’UE potrebbe diventare un leader globale nell’economia dei dati grazie alla sua infrastruttura di alta qualità e al suo quadro normativo che protegge la privacy e la libertà di espressione.
Rischi: L’IA può causare una perdita di posti di lavoro a causa dell’automazione. Molti lavoratori potrebbero essere sostituiti da macchine più efficienti ed economiche nello svolgere le loro mansioni. Questo potrebbe portare a una riduzione della retribuzione media, a una maggiore disuguaglianza sociale e a una minaccia per il benessere fisico ed emotivo degli individui.
L’IA può diffondere algoritmi discriminatori che trattano in modo ingiusto o parziale le persone in base al loro genere, etnia, religione o altre caratteristiche personali. Questo potrebbe condurre a violazioni dei diritti umani, come il razzismo sistematico o il sessismo digitale. Ad esempio, alcuni sistemi di prenotazione online hanno mostrato una preferenza per i clienti bianchi rispetto ai clienti di colore.
L’IA può essere usata per sorvegliare in massa le persone senza il loro consenso o conoscenza. Questo potrebbe causare violazioni della privacy e della sicurezza dei dati personali. Ad esempio, alcuni governi o aziende potrebbero usare l’IA per monitorare le attività online o offline delle persone con lo scopo di controllarle o manipolarle.
L’IA può essere usata per manipolare le informazioni e le opinioni pubbliche tramite la disinformazione. Questo potrebbe portare a distorsioni della realtà, confusione tra fatti ed opinioni, polarizzazione sociale ed incitamento all’odio o alla violenza. Ad esempio, alcuni gruppi terroristici o estremisti potrebbero usare l’IA per diffondere notizie false o ingannevoli sui social media.
L’IA può creare armi autonome che possono agire senza il controllo umano. Questo potrebbe portare a un aumento del rischio militare e geopolitico. Ad esempio, alcuni Paesi potrebbero sviluppare armamenti intelligenti che possono scegliere i bersagli da eliminare senza alcuna supervisione umana.
Quali sono le sfide etiche dell’IA?
Le sfide etiche dell’intelligenza artificiale sono molteplici e riguardano diversi aspetti della vita sociale, economica, politica e ambientale. Alcune delle principali sfide sono:
La privacy: come proteggere i dati personali e sensibili degli utenti da possibili violazioni o abusi da parte di sistemi di intelligenza artificiale che li raccolgono, analizzano e usano senza il loro consenso o conoscenza?
La discriminazione: come prevenire o correggere gli algoritmi di intelligenza artificiale che trattano in modo ingiusto o parziale le persone in base al loro genere, etnia, religione o altre caratteristiche personali?
Il controllo: come garantire il livello di fiducia e di responsabilità tra gli esseri umani e le macchine intelligenti, evitando che queste ultime possano agire senza il controllo umano o in modo contrario agli interessi o ai valori umani?
L’autodeterminazione: come preservare la libertà e la dignità umana in un contesto in cui l’intelligenza artificiale può influenzare le decisioni, le opinioni, le emozioni e i comportamenti degli individui?
Le competenze: come sostenere lo sviluppo delle capacità cognitive, creative e sociali degli esseri umani in un contesto in cui l’intelligenza artificiale può sostituire o superare alcune attività umane?
Queste sono solo alcune delle possibili sfide etiche dell’intelligenza artificiale. Per affrontarle, è necessario coinvolgere tutti gli attori interessati: governanti, imprenditori, ricercatori, educatori, cittadini, ecc. ed elaborare linee guida etiche, programmi educativi e iniziative di ricerca che promuovano un uso consapevole e responsabile dell’intelligenza artificiale.
Come possiamo educare le persone sull’uso dell’IA?
Educare le persone sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) è un compito importante e sfidante, che richiede una combinazione di competenze tecniche, pedagogiche ed etiche. Alcune possibili strategie per promuovere una cultura dell’IA tra i giovani sono:
Sviluppare una visione critica e completa delle tecnologie digitali, che comprenda le loro potenzialità, i loro limiti, i loro rischi e le loro implicazioni emotive, sociali ed etiche.
Favorire l’apprendimento attivo e collaborativo, che stimoli la curiosità, la creatività, il pensiero critico e il problem solving degli studenti.
Utilizzare l’IA come strumento di supporto all’apprendimento, ma non come sostituto dell’insegnante o del compito didattico. L’IA può essere usata per personalizzare i percorsi di apprendimento, fornire feedback, monitorare lo sviluppo degli studenti e facilitare l’accessibilità.
Coinvolgere gli studenti nella progettazione e nell’implementazione di soluzioni basate sull’IA, che rispondano a bisogni reali e a sfide globali. Gli studenti possono imparare a usare gli strumenti di IA disponibili online o offline, a costruire modelli matematici o algoritmici, a testare le proprie ipotesi e a comunicare i risultati.
Promuovere una comunicazione aperta e trasparente tra gli studenti e gli insegnanti riguardo all’uso dell’IA. Gli studenti possono esprimere le proprie opinioni, domande ed emozioni sull’IA, mentre gli insegnanti possono spiegare i principi e i valori che guidano lo sviluppo dell’IA. Queste sono solo alcune delle possibili strategie per educare le persone sull’uso dell’intelligenza artificiale.
Cosa sta facendo l’UE per affrontare i rischi legati all’AI?
L’Unione Europea (UE) sta adottando diverse misure per affrontare i rischi associati all’intelligenza artificiale (IA). Ecco alcuni esempi:
AI Act: L’UE ha proposto l’AI Act, un regolamento che adotta un approccio basato sul pericolo per classificare i sistemi di IA in base ai rischi che questi pongono per i diritti fondamentali. Questo regolamento mira a garantire che i sistemi di IA immessi sul mercato UE siano sicuri ed etici, rispettino la normativa vigente in materia di diritti fondamentali, nonché i valori dell’Unione.
Classificazione dei rischi: La Commissione europea ha definito quattro categorie di rischio per le applicazioni che utilizzano l’IA. In questo modo, sarà possibile applicare limiti commisurati alla pericolosità di questi strumenti e congruenti sanzioni per le violazioni.
Responsabilità civile per l’IA: Il Parlamento europeo ha proposto raccomandazioni per l’elaborazione di un regolamento europeo sulla responsabilità per il funzionamento dei sistemi di IA.
Valutazione del rischio: La Commissione UE ha raccomandato di effettuare una stima del pericolo su intelligenza artificiale e quantistica per affrontare i rischi per la resilienza delle catene di approvvigionamento, i rischi per la sicurezza fisica e informatica delle infrastrutture critiche, i rischi legati alla sicurezza tecnologica e alla fuga di tecnologia e i rischi di armamento delle dipendenze economiche o di coercizione economica.
Come possiamo educare le persone sull’uso dell’IA?
Educare le persone sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) è fondamentale per un utilizzo consapevole e responsabile di questa tecnologia. Ecco alcune strategie che potrebbero essere utili:
Promuovere una visione critica e completa delle tecnologie digitali: È importante che le persone comprendano non solo come funzionano le tecnologie di IA, ma anche quali sono le loro implicazioni emotive, sociali ed etiche.
Favorire l’apprendimento attivo e collaborativo: L’IA può essere utilizzata come strumento per stimolare la curiosità, la creatività, il pensiero critico e il problem solving.
Utilizzare l’IA come strumento di supporto all’apprendimento: L’IA può essere utilizzata per personalizzare i percorsi di apprendimento, fornire feedback, monitorare lo sviluppo degli studenti e facilitare l’accessibilità.
Coinvolgere gli studenti nella progettazione e nell’implementazione di soluzioni basate sull’IA: Questo può aiutare gli studenti a comprendere meglio come funziona l’IA e come può essere utilizzata per risolvere problemi reali.
Promuovere una comunicazione aperta e trasparente: È importante che gli studenti possano esprimere le proprie opinioni, domande ed emozioni sull’IA, e che gli insegnanti possano spiegare i principi e i valori che guidano lo sviluppo dell’IA.
Eduardo Saturno
Fonti: vanityfair.it, europarl.europa.eu, leggo.it, digitalic.it, corrierenazionale.itmultimedia, agendadigitale.eu, innovationpost.it, intelligenzartificiale.it 1. eur-lex.europa.eu, bing.com, altalex.com agendadigitale.eu, eur-lex.europa.eu, altalex.com, school-education.ec.europa.eu, ESEP, pierandreamirino.com, Cyber Security 360, Commissione europea – Domande e risposte, Money.it, Altalex, AI4Business.