Il 16 agosto di 100 anni fa veniva ritrovato il cadavere di Giacomo Matteotti

“Il 16 agosto del 1924, esattamente 100 anni fa, veniva ritrovato nel bosco della Quartarella nel Comune di Riano il cadavere di Giacomo Matteotti.

Il corpo martoriato del deputato socialista era in avanzato stato di decomposizione, tanto che per il suo riconoscimento fu necessaria una perizia odontoiatrica e, come risulterà dall’autopsia, aveva subito brutali violenze fisiche frutto di un sadico accanimento da parte degli assassini fascisti.

Il ritrovamento, sicuramente organizzato ad arte a cavallo di ferragosto per approfittare della “distrazione estiva del popolo”, suscitò invece grandissimo clamore mediatico, unitamente a sgomento e profondo cordoglio tra i cittadini!

Molte furono le incongruenze e le contraddizioni del caso, ad iniziare dalle dichiarazioni dei testimoni, tanto che il magistrato Mauro Del Giudice ne intuì subito la stranezza e la pericolosità, nonché l’ostracismo del regime fascista, che tentò poi ripetutamente di condizionare il processo agli assassini di Matteotti.

…Era il 16 agosto del 1924, un secolo fa…

E se oggi l’imbarbarimento democratico e la retorica ignorante, guerrafondaia e razzista, frutto della più becera propaganda di destra, sono a tutti gli effetti dei rigurgiti fascisti, sappiamo che il sacrificio e gli insegnamenti di Giacomo Matteotti, gli alti Ideali Socialisti, l’europeismo ante litteram, la ricerca della Verità, la difesa dei deboli, la denuncia delle violenze, l’impegno e la crescita culturale, sono le basi fondamentali dell’antifascismo contemporaneo!

Per questo dobbiamo riconoscere all’On. Matteotti la forza e l’attualità del Suo pensiero, nonché la valenza del Suo coraggio e del Suo sacrificio!

Oggi, in questo centenario, dobbiamo ricordare che la nostra libertà e la nostra democrazia parlamentare si fondano sul sacrificio di Giacomo Matteotti e su quello delle donne e degli uomini che diedero la vita per combattere il fascismo, ricordiamocelo, ma non solamente oggi!

Facciamo esercizio di memoria per Giacomo, per non dimenticare, per la democrazia, per la difesa dei più deboli e degli oppressi, per la lotta contro tutti i fascismi, perché Matteotti é stato esempio di cultura, dignità, coerenza e coraggio, perché Giacomo era ed è la nostra Storia, era ed è patrimonio di tutti: il nostro Eroe, il nostro mito, il nostro ispiratore!”

Enzo Pirillo, Presidente del Circolo Culturale “Saragat-Matteotti”