L’Alternativo

“Questa rubrica si propone di portare all’attenzione di tutti i lettori alcune semplici nozioni per far meglio comprendere che non c’è alternativa al cambiamento: cambiamento del nostro stile di vita, dei nostri consumi, del modo in cui lavoriamo o vorremmo lavorare, del nostro rapporto con gli altri e con l’ambiente; e deve essere ecologico, perché facciamo i conti con il fatto che siamo esseri mortali, in un mondo destinato a durare anche dopo di noi”

QUARTA PUNTATA: Conclusione del Piano Energetico Ambientale del comune di Nettuno.

Lo studio per una metodologia e pianificazione energetico ambientale dei piccoli comuni italiani, ci aiuta a capire come, il nuovo scenario energetico delle fonti rinnovabili è dato proprio da uno studio approfondito del territorio che ci circonda. Il PEAC del comune di Nettuno ci ha dimostrato come i vettori maggiormente energivori siano l’energia elettrica e il gasolio, e il conseguente aumento del consumo per il settore dei trasporti, industriale e terziario. Tra gli scenari esaminati, sono state evidenziate diverse azioni per la diminuzione dei relativi consumi, che possono essere realizzati sul territorio. Una delle differenti azione che si ritiene abbia una tempistica più rapida di progettazione/installazione sul territorio comunale, è sicuramente la sostituzione dell’illuminazione pubblica con lampade a tecnologia LED. Così facendo si riuscirà ad ottenere un immediato abbassamento del consumo di energia elettrica di circa il 50%.

Per quanto concerne la raccolta differenziata sul territorio comunale, questa viene eseguita efficientemente dalla società INTINI SOURCE s.p.a., che ci ha fornito i dati su tutte le attività di raccolta che vengono effettuate nel territorio comunale. Da dati si è dedotto come la raccolta della FORSU (Frazione Organica del Rifiuto Solido Urbano)  per l’anno 2009 è stata irrisoria, mentre per l’anno 2010 viene registrato uno scarto di  129.200,000 Kg di rifiuto che provengono solo da mense e cucine. Mentre gli scarti delle potature tra il 2009 e il 2010 troviamo un aumento di circa il 53%.  Si precisa che, la società INTINI SOURCE s.p.a., pubblicizza e informa la popolazione su come smaltire i propri rifiuti, inviando ad ogni nucleo familiare dei “volantini informativi”. Quindi si deduce come la popolazione non sia ancora in grado, forse anche per mancanza di mezzi adeguati, di eseguire  correttamente la raccolta differenziata.

Un ulteriore azione attuabile per il breve ed il lungo termine, riguarda il settore trasporti, che soprattutto nella stagione estiva con l’aumento della popolazione anche del 50% può trovare una soluzione nella realizzazione di parcheggi ai confini del centro urbano. Questi possono essere collegati con una flotta di mini autobus elettrici o a metano, grazie ai quali si potranno raggiungere tutti i luoghi del centro urbano e periferici. Oltre all’incentivazione e potenziamento dei mezzi pubblici si potrà favorire il bike sharing. Per il comparto marittimo (Porto turistico di Nettuno), dopo l’analisi dei dati stimati e la relativa installazione  di impianti fotovoltaici, si è arrivati alla conclusione che l’installazione dei soli impianti fotovoltaici non riesce ad ottemperare alla richiesta di energia elettrica dei diportisti. Occorrerà quindi affiancare tali impianti ad altre tipologie di impianto che sfruttano altre fonti rinnovabili, come per esempio il mini-eolico.

Il rapporto di Legambiente sui comuni rinnovabili 2011, dimostra come le fonti rinnovabili siano oggi tecnologie affidabili, su cui è possibile costruire ora e nel futuro una risposta concreta ai fabbisogni energetici e un’alternativa sempre più competitiva ai combustibili fossili. Un esempio di comune 100% rinnovabile lo troviamo nel comune di Isernia (di circa 44.000 ab.) che grazie ad un mix di 4 tecnologie rinnovabili elettriche: 392 kW di pannelli fotovoltaici, 2,4 MW di eolico, 3,3 MW di mini idro e 625 kW di biogas riesce a coprire l’intero fabbisogno elettrico delle famiglie residenti.

Queste realtà sono oggi la migliore dimostrazione del fatto che  investire nelle fonti rinnovabili è una scelta lungimirante e conveniente che può innescare uno scenario di innovazione e qualità nel territorio.

Senza dimenticare la creazione di nuovi  posti di lavoro, servizi, riqualificazione degli  edifici e la  creazione di nuove prospettive di ricerca applicata, senza dimenticare una maggiore qualità della vita.