Natale Franzone è nato a Roccalumera un paesino che quasi sorge dal mare sulla costa Ionica, tra Messina e Taormina. Il mare e l’acqua sono alcuni dei suoi temi di predizione, elementi atavici ricorrenti in disegni e dipinti, testimonianza del legame con la terra natia, lasciata in giovanissima età, rimasta fondamento ontologico del suo essere. Avrebbe voluto completare gli studi artistici ma, le vicissitudini della vita lo portano presto a prendere strade diverse. Appena dodicenne deve presto rimboccarsi le maniche (è nato il 18 febbraio 1953): si trasferisce a Roma, poi a Milano per motivi personali. Non terminati gli studi presso l’Istituto d’Arte trova impiego in diverse attività artigiane. Nella bottega del maestro Costantino Plocco lavora come apprendista e si avvicina alla tecnica della cartellonistica pubblicitaria, in un’epoca in cui tutto veniva fatto a mano, dal cartellone alla scritta, alla stesura della pittura. È così trova la possibilità di sviluppare la tecnica del disegno e la pittura!
Qualche tempo e ancora una volta si trasferisce, questa volta emigra in Belgio, dove si sposa e lavora facendosi apprezzare per lo spirito di iniziativa adattamento e volontà! Pur iniziando a costruirsi una vita in terra straniera la nostalgia per Roma è forte. Il ricordo della sua città di adozione prediletta lo porta al rientro in patria con la famiglia al seguito. Deve ricominciare per l’ennesima volta da zero ma non si scoraggia. Dopo qualche tempo come responsabile tecnico di un’azienda di climatizzazione, decide una volta per tutte, di mettersi in proprio. Non è il tipo da lavoro subordinato, piuttosto coltiva da sempre il sogno di aprire un’attività autonoma e indipendente. Apre la sua prima ditta di cartellonistica pubblicitaria come artigiano nei primi anni Ottanta curando tutte le fasi del processo – la costruzione, il cartellone, il disegno, l’intaglio e la pittura! L’abilità manuale unita all’ingegno, alla fantasia, alla curiosità e alla voglia di sperimentare, creare e mettersi al passo con i tempi lo portano in un secondo momento a sviluppare, sempre in proprio, la stampa serigrafica e a cimentarsi, non più in tenera età con il computer, i programmi grafici e l’intaglio con plotter!
Natale forse rimpiange di non aver potuto completare gli studi ma è fiero del suo vissuto, delle sue origini, di quanto è riuscito a fare nonostante le difficoltà e del suo essere artigiano dai mille interessi. In un mondo, dove l’artigiano sembrava relegato ad una posizione di secondo livello, per Natale invece significa essere fonte di orgoglio: l’artigiano, infatti, possiede ed esercita con maestria una tecnica, sa trasformare l’estro in idea ed il pensiero in un prodotto unico. L’artigiano porta la sua creazione a diventare un’opera d’ingegno fatta a regola d’arte! Oggi, può continuare il suo lavoro pubblicitario non più pressato dalle incombenze di una famiglia numerosa da tirar su, deciso a rispolverare la vecchia passione per la pittura. Presto prepara diverse tele con coraggio e la voglia di mettersi in gioco, che lo contraddistingue. Realizzare il vecchio sogno riposto nel cassetto per tanti anni: una mostra personale, dipinti su tela, esposizione d’arte per il vasto pubblico.
Raffaele Panico