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Pedagogia in gioco, “Non fa nulla da solo!” – Educare all’autonomia, passo dopo passo

 

PEDAGOGIA IN GIOCo
Rubrica settimanale a cura della maestra Giorgia Costantini

Lettera

Cara Maestra Giorgia,
scrivo in questa rubrica che tanti consigli mi sta fornendo e spero me ne restituisca uno anche stavolta.

Mio figlio ha sei anni ed è entrato da poco nella scuola primaria, ma sembra fatichi a far da solo.
So che è ancora piccolino, ma vorrei si vestisse, si sistemasse lo zaino e che non mi chiamasse continuamente vicino a lui.
Le maestre, durante la prima riunione, hanno chiesto a noi genitori di portarli verso un fare più autonomo… ma io non so davvero da dove iniziare!

Ho timore di aver sbagliato qualcosa.
Magari è solo una fase!
Posso aiutarlo?

Lettera firmata

✏️ Risposta

Cara mamma,
non sei sola.

Quella che stai vivendo è una delle fatiche più condivise da tanti genitori (e insegnanti): il passaggio dall’“essere accudito” al “fare da sé”.

L’autonomia non è un talento innato, ma una competenza educativa che si costruisce giorno dopo giorno.
È fatta di piccoli passaggi, conquiste, errori, inciampi e incoraggiamenti.

Molti bambini appaiono dipendenti non per svogliatezza, ma perché non hanno avuto l’occasione, il tempo o la fiducia per imparare a bastarsi.

Spesso, per amore, si anticipano i loro bisogni: si allacciano le scarpe, si preparano gli zaini, si fanno i compiti con loro.
Ma ogni volta che lo facciamo al posto loro, stiamo – involontariamente – comunicando un messaggio:
“Tu non sei in grado. Ci penso io.”

Alcuni punti chiave per educare all’autonomia:

1. Comincia da ciò che può già fare
Non è importante cosa, ma come. Un bambino può iniziare col sistemare il suo astuccio, scegliere la merenda, mettere a posto le scarpe. Dargli compiti alla sua portata lo motiva.

2. Non correggere subito
Se rifai ciò che lui ha appena fatto (“così è meglio”), gli togli la soddisfazione della conquista.
Lascia spazio all’imperfezione. Il suo “abbottonarsi male” oggi è l’autonomia di domani.

3. Dai valore al processo, non al risultato
Incoraggialo mentre prova, più che quando riesce: “Hai pensato a come fare, ci stai provando, bravo!”
Questo costruisce la fiducia nelle proprie risorse.

4. Evita di trasformare tutto in una battaglia.
L’autonomia non si insegna a forza di “sei grande ormai!”.
Si coltiva con pazienza, esempio e presenza.

5. Lascia tempo e spazio
Il tempo dell’adulto è diverso da quello del bambino.
Se ogni mattina è una corsa, è naturale che tu faccia tutto al posto suo.
Ma allora… è il ritmo che va cambiato, non il bambino.

A scuola che succede?

Molti insegnanti segnalano questa difficoltà: zaini sempre disfatti dai genitori, bambini che non sanno dove mettere un foglio o come aprire una borraccia.

La scuola non è solo un luogo di apprendimento cognitivo, ma anche di autonomia e responsabilità personale.

Un bambino che sa gestire i propri materiali, che chiede aiuto quando serve, che prova a organizzarsi, sarà anche un bambino più sicuro, sereno e consapevole.

❤️ Ricordiamoci che…

Educare all’autonomia non significa spingerli fuori dal nido,
ma camminare accanto a loro mentre imparano a volare.

✨ Citazione finale

“L’autonomia non è il traguardo, ma il cammino.”
— Pedagogia in GioCo

Scrivimi anche tu❣️
Hai un dubbio, una domanda o un piccolo grande problema quotidiano da condividere?

giorgiamaestra@gmail.com

Scrivimi, e insieme proveremo a guardarlo con occhi pedagogici.
Ti aspetto nella prossima uscita di Pedagogia in GioCo.

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