Nettuno- Settimana mondiale dell’allattamento materno, la relazione delle mamme del Gruppo “Oro Bianco”

Settimana mondiale dell’allattamento materno (SAM) 2013. Convegno svoltosi lunedi 7 ottobre a Nettuno promosso dalla ASL RMH

La ASL Roma H, attraverso la Commissione Allattamento composta da operatori sensibili, attenti, formati a proteggere e sostenere l’allattamento. ha organizzato nei Comuni di Velletri , Nettuno , Marino degli incontri , aperti a tutti (madri , padri, nonni e operatori,) per confermare quanto fatto in questi anni e quanto rimane da fare per il futuro anche con l’aiuto delle mamme esperte in allattamento. L’incontro di lunedì 7 ottobre svoltosi presso la Sala Consiliare del Comune di Nettuno è stata un ottima occasione per confermare e sostenere i troppo pochi operatori che con molta fatica cercano di motivare il dovuto cambiamento che si attende da molto tempo e che solo noi mamme, che abbiamo ricevuto sostegno quando ne abbiamo avuto bisogno, abbiamo il dovere di chiedere un rinnovato impegno, per fare in modo che le prossime future mamme possano progettare il loro personale percorso di allattamento senza tanti condizionamenti.

La Relazione  gruppo ” ORO BIANCO” formatosi per sostenere le mamme in difficoltà per l’allattamento al seno sul territorio di Anzio e Nettuno.

LA FORMAZIONE E L’INTEGRAZIONE NELLA RETE

“Saluto le autorità e ai presenti tutti. Vorrei per prima cosa ringraziare la ASL RMH nella persona del Dott. Calvano e dell’ostetrica Carla Oliva per avermi invitato a parlarvi, stasera, di questa nuova realtà che sta nascendo nel territorio di Anzio e Nettuno.

Io mi chiamo Rosa Carè e sono la referente del gruppo di mamme Peer Counsellors, cioè consulenti alla pari, da mamma a mamma, che si è recentemente formato, nel nostro territorio, grazie ad una iniziativa promossa all’interno della ASL RMH dal dott. Calvano e realizzata praticamente attraverso un corso specifico di formazione organizzato dalle ostetriche Carla Oliva, Sabrina Mura, Nunzia Fusaro, Angela Agostinelli, Rosa Baldini e Patrizia Valentini che in questa sede ho finalmente l’opportunità di ringraziare pubblicamente, anche a nome delle altre mamme che, insieme a me, si sono formate, non solo per la dedizione e la professionalità dimostrata, ma soprattutto perché hanno dimostrato di credere veramente in quello che dicono. Abbiamo quindi dato vita a un gruppo di mamme peer counsellors che presto trasformeremo in Associazione Di Volontariato e che si chiama “ORO BIANCO” proprio per ricordare a tutti l’inestimabile valore di ogni singola goccia del Latte Materno. Di questo gruppo fanno parte, oltre a chi vi parla ovviamente, anche BARBARA CONSOLO, SILVIA DENICOLAI, FRANCESCA BORGIA, EMANUELA MELCORE E NAIDA CASALE. Quest’anno il tema della Settimana mondiale dell’Allattamento Materno “Sostenere l’Allattamento: Vicine alle madri” mette in evidenza il ruolo fondamentale delle mamme peer counsellors. Infatti, anche quando le madri riescono ad avviare bene l’allattamento al seno, troppo spesso nelle settimane o nei mesi dopo il parto vi è un forte calo dei tassi di allattamento, in particolare di quello esclusivo. E’ proprio allora che per queste mamme diventa essenziale trovare sostegno nella comunità. Si comprende bene, quindi, come le mamme consulenti alla pari abbiano un ruolo molto importante per raggiungere o poter essere raggiunte da un gran numero di madri con sempre maggiore frequenza.

Nel caso dell’allattamento, una “peer counsellor” è per prima cosa una MAMMA, con un’ESPERIENZA POSITIVA DI ALLATTAMENTO, che aiuta altre mamme nell’allattamento al seno. Nel mio caso, ad esempio, non si può nemmeno parlare di singola esperienza di allattamento perchè ho avuto la possibilità di allattare al seno tutti e quattro i miei figli, i primi due per oltre un anno e gli ultimi due, i gemelli, li ho allattati contemporaneamente e per oltre nove mesi; inoltre tutti e quattro hanno preso solo latte materno per i primi sei mesi della loro vita. E’ praticamente impossibile poter descrivere a parole ciò che si prova quando si allatta al seno il proprio bambino e l’esclusivo rapporto che si crea tra madre e figlio, posso solo dire che di questa esperienza ho dei ricordi meravigliosi. Ma essere mamma che ha allattato non basta, infatti è necessaria anche una preparazione specifica.La figura della peer counsellor è riconosciuta dalla stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, ed è indicata come una PERSONA PREPARATA per rafforzare la fiducia della madre nell’allattare, per migliorare i metodi di allattamento e a prevenire o risolvere eventuali problemi.

Quindi per diventare mamma peer counsellor bisogna aver frequentato un corso specifico di preparazione secondo i criteri dettati dall’ OMS e dall’UNICEF.

La peer counsellor viene preparata INNANZITUTTO a saper ascoltare la madre, accettare ciò che pensa, creare empatia e a non giudicarla per le sue scelte che è l’esatto contrario di ciò che avviene normalmente: solitamente infatti la madre è esposta al giudizio e alla critica di tutti, qualificati o meno, e a pochi interessa come la stessa si senta veramente e cosa provi.

Dopo questa prima fase la peer counsellor può aiutare la mamma a prendere la decisione che LEI riterrà migliore per sé e per il suo bambino. In alcuni casi è necessario fornire indicazioni più specifiche sulla gestione dell’allattamento. Le informazioni date, devono però essere solo quelle necessarie in quel momento, espresse in maniera più semplice possibile e comunicate sempre in maniera positiva, sottolineando quello che la madre fa già di corretto; infatti un punto chiave è proprio quello di aumentare l’autostima e la fiducia in sé della mamma. L’esperienza ha ampiamente dimostrato che nessuna figura sanitaria, da sola, è in grado di occuparsi di tutti gli aspetti e di tutte le problematiche legate all’allattamento al seno. Ecco quindi che la cosa migliore è risultata quella di unire le forze, ciascuno secondo il proprio ruolo e le proprie competenze per creare una Comunità Amica dell’Allattamento al seno, una specie di rete di comunicazione tra Ospedale, Consultorio, Pediatri e Medici di famiglia, Farmacie e gruppi o associazioni di Mamme Peer Counsellors. Solo con la collaborazione di tutte queste realtà si riuscirà a raggiungere e sostenere il maggior numero possibile di mamme sul territorio. Noi abbiamo già cominciato a fare qualcosa in questo senso e infatti come componenti del gruppo ORO BIANCO garantiamo una e peribilità telefonica giornaliera in alcune fasce orarie e, in casi particolari e selezionati, sempre su eventuale richiesta della mamma, anche una consulenza a domicilio, come potete osservare sul volantino che vi è stato (o vi verrà) distribuito.

E per il futuro, quali sono i nostri progetti?

Innanzitutto il primo passo sarà quello di costituirci come associazione di volontariato e a questo proposito vorrei approfittare dell’opportunità che questa iniziativa mi da per chiedere alle autorità competenti di metterci a disposizione una sede sia ad Anzio che a Nettuno per poterci riunire e per poter accogliere le mamme.Inoltre abbiamo in progetto di iniziare a collaborare con le ostetriche che, sia in Ospedale che nei consultori del territorio, organizzano i corsi di preparazione e accompagnamento al parto, innanzitutto per farci conoscere come realtà del territorio e poi anche per portare la nostra esperienza di mamme che hanno felicemente allattato al seno. Lo stesso intendiamo fare allacciando rapporti di collaborazione con l’Ospedale, soprattutto con i reparti di Pediatria e Ostetricia, fornendo la disponibilità della nostra presenza in tutte le occasioni che si riterrà opportuno concordare, associata alla possibilità di fornire già alla dimissione della mamma tutte le informazioni per contattare le mamme peer counsellors del gruppo ORO BIANCO. Così come abbiamo pensato a numerose iniziative di vario genere nelle scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio per sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza e sui benefici dell’allattamento al seno. Abbiamo tanto parlato sino ad ora di sostegno da dare alle donne che allattano, ma anche noi come mamme peer counsellors, così come siamo preparate e pronte a dare sostegno alle mamme che allattano, a nostra volta però abbiamo bisogno di molto sostegno e chiediamo il sostegno e l’aiuto di ciascuno di voi, a maggior ragione di chi riveste un ruolo istituzionale affinchè i nostri progetti e la nostra voglia di donarci non rimangano solo dei sogni nel cassetto delle buone intenzioni ma possano dare, nella nostra comunità, abbondanti frutti a beneficio di tutti perché, ricordiamolo sempre, ogni allattamento salvato è come il più prezioso dei doni che una comunità può fare a una mamma e al suo bambino“.