Nettuno. Pochi dipendenti, lunghe file all’ufficio anagrafe

Cittadini in fila davanti all’ufficio anagrafe del Comune

di Claudio Pelagallo

Quello che accade ogni giorno all’ufficio anagrafe del Comune di Nettuno non è degno di un paese moderno. Cittadini costretti a lunghe file, cinque sedie rimediate, il numeratore che regola gli ingressi non funzionante, “mattinate e pomeriggi persi per fare una carta d’identità” commentano arrabbiati gli utenti, molti dei quali iniziano a fare la fila un’ora e mezza prima dell’apertura degli uffici. Non è certo colpa dei due soli dipendenti in servizio allo sportello, che anzi, lavorano sodo per accontentare gli utenti, ma le  persone in fila sono davvero troppe ed è impossibile fare di meglio. Nel dicembre del 2016 il “colpo di genio” dell’amministrazione è stato quello della chiusura degli uffici decentrati di Tre Cancelli e Sandalo dove ci si poteva recare a fare un certificato senza dover raggiungere la città. L’accentramento di un servizio fondamentale, al quale però, non è seguito un potenziamento del personale, ne un aumento degli sportelli aperti nella sede di via Matteotti . Che la vecchia sede del Comune non sia adeguata è cosa palese: impiegati costretti a convivere in spazi ristretti, impianti non a norma, quindi poca sicurezza per lavoratori e utenti. Un comune di 50 mila abitanti con strutture vecchie e sistemi di gestione obsoleti, risalenti agli anni 60′ e un numero di dipendenti: 170 di cui 45 vigili, totalmente insufficiente. Il blocco delle assunzioni imposto dalle varie leggi finanziarie, con addirittura l’impossibilità di rimpiazzare i dipendenti andati in pensione, ha diminuito drasticamente in numero del personale in servizio nella pubblica amministrazione, molti comuni si sono attrezzati con la mobilità da altri enti statali, o con contratti a termine per specifiche funzioni, andando a coprire in parte le uscite, il Comune di Nettuno negli ultimi dieci anni non si è attrezzato a fronte dell’aumento costante della popolazione.

Nel frattempo, i cittadini manifestano il loro disappunto nei confronti degli impiegati comunali, e l’unico turn over è quello degli amministratori comunali.