Oggi viene spesso chiamato in causa il tema dell’innovazione tecnologica, un argomento molto attuale soprattutto in una società ormai 2.0.
Le nuove tecnologie stanno infatti cambiando in modo radicale le nostre abitudini e il mondo in cui viviamo: una rivoluzione digitale che non può che non coinvolgere anche le nostre città. Non è un caso che si faccia spesso riferimento al termine “smart cities”, un fenomeno che trova al momento un terreno molto fertile, ed una serie di potenzialità in termini di sviluppo davvero notevole.
Ecco perché in questo articolo passeremo in rassegna gli ultimi dati emersi da una ricerca di settore e quelli riguardante il livello di connessione Internet in Italia.
I dati emersi dall’indagine Smart City Index di EY
Secondo lo Smart City Index di EY, le città smart sono destinate a diventare il motore dell’evoluzione non solo delle nostre abitudini quotidiane, ma anche dell’economia italiana.
Entro il 2023, infatti, questo settore consentirà a circa 1,5 milioni di persone di trovare un posto di lavoro, garantendo dunque un impatto molto positivo sul fronte del mercato occupazionale. Purtroppo, il comparto delle smart cities sta ampliando anche il divario digitale fra Settentrione e Meridione: se da un lato le regioni del Nord vantano esempi virtuosi del calibro di Milano, dall’altro il Sud Italia dimostra di non riuscire a tenere il passo.
È un elemento che merita attenzione e che richiede la ricerca di una soluzione: la smart city rappresenta infatti una grande opportunità per l’ammodernamento e l’evoluzione delle infrastrutture, anche alla luce del suo potenziale in quanto a creazione di posti di lavoro. Di riflesso, il gap fra Nord e Sud accentuerebbe quella forbice già oggi presente, con tutte le conseguenze del caso.
È opportuno chiudere questa sezione e introdurre la prossima parlando dello stato della diffusione di Internet in Italia: è in aumento, ma c’è ancora tanta strada da fare. Senza una diffusione capillare della banda larga, infatti, le smart cities sono destinate a rimanere un desiderio inespresso.
Diffusione della connessione nelle case italiane
Le connessioni internet ad alta velocità rappresentano una tecnologia ormai basilare, soprattutto se si vuole arrivare ad una vera rivoluzione digitale.
Come detto poco sopra, i passi in avanti ci sono e non possono essere negati: ad oggi l’83% delle famiglie della Penisola risulta essere connessa al web, anche in situazioni che altrimenti non lo permetterebbero, dunque in quelle zone dove non è presente la linea fissa. Il merito va soprattutto alle nuove tecnologie come la rete LTE, e alle compagnie come Linkem che permettono di avere la connessione internet senza abbonamento. In alcuni casi, infatti, chi non si connette lo fa per motivi economici e per la presenza di vincoli contrattuali. Purtroppo la situazione odierna ha ancora degli aspetti su cui bisogna lavorare: il 17% delle famiglie italiane non è ancora connessa a Internet, per un totale di circa 4,3 milioni di cittadini della Penisola. Un dato che diventa un problema, se inquadrato nell’ottica di una rivoluzione digitale completa e consapevole.
Le smart cities rappresentano una novità ricca di potenziale, a patto che la diffusione di internet e delle tecnologie ad esso collegate raggiunga anche i piccoli centri abitati.