Techneko non ritira la vecchia camera da letto, famiglia con una discarica in casa
Da qualche giorno una famiglia di Nettuno, residente in via dell’Olmo, è costretta a convivere con una discarica nel terrazzo della propria abitazione. Dopo aver richiesto alla Tekneko un appuntamento per il ritiro a domicilio, i diretti interessati si sono sentiti rispondere che all’azienda non risultava il cambio di residenza dell’utente, che fino a qualche mese fa abitava in un altro quartiere dello stesso comune.

“A causa di questa mancanza di risultanze – racconta Giuseppe – l’operatore mi ha risposto che non si prendeva la responsabilità di disporre il ritiro. L’aggiornamento delle utenze infatti è fermo al 2014. Peccato che io avevo regolarmente effettuato il cambio di residenza in comune e che ho sempre pagato le bollette della Tari sia al vecchio indirizzo che al nuovo. Tra l’altro il paradosso è che appena trasferiti nella nuova casa, la stessa azienda era già venuta per un altro ritiro. Cosa è cambiato a distanza di mesi, chi è che controlla? Non vedo perché devo essere costretto a mie spese ad organizzare il conferimento. Non può essere un mio problema se Comune e azienda non comunicano tra loro. Riproverò durante le festività a prendere nuovamente contatto con l’azienda sperando di risolvere”
Il cittadino infatti si sta organizzando per noleggiare un furgone e provvedere, di tasca propria, al conferimento in discarica ma trattandosi di materiali diversi sono necessari più trasporti in diversi giorni e orari. Una spesa insomma. A fronte delle tante discariche abusive che campeggiano in città, sembra assurdo che un cittadino non abbia l’opportunità di conferire i rifiuti seguendo le regole del vivere civile.