[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]Una foto che spunta fuori per caso, i ricordi che riaffiorano come fosse ieri. Carlo Verdone dedica un bellissimo post, sulla sua bacheca Facebook, ad Anzio e Nettuno, dove da giovane racconta di aver trascorso lunghe estati. Luogo di villeggiatura per molti attori e personaggi della capitale, di recente anche Valerio Mastandrea è tornato a Nettuno per girare il suo primo film “Ride”, dopo aver aver trascorso sul litorale, per anni, le sue vacanze.
“In una scatola di vecchi francobolli da collezione è sbucata questa foto – scrive il noto attore, regista, e comico romano Carlo Verdone – Ero ad Anzio, il mio luogo di villeggiatura nel 1968. Avevo i capelli, mi innamoravo spesso, ascoltavo Jimi Hendrix, avevo una vespa 50 truccata e mi sentivo felice, leggero.
Andavo sempre al cinema all’aperto, fumavo di nascosto e per questo prendevo qualche sberla da mio padre. Ero un ragazzo normale e diventare attore era l’ ultima cosa che avrei fatto. La vita è strana. Sceglie lei per te. Quanto corre veloce il tempo… Ma il ricordo ha qualcosa di meraviglioso: che lo puoi conservare a lungo. E nessuno te lo può rubare.
Fino a quando non svanisce da solo. Una buona serata da una botta nostalgica. Tutt’altro che triste”. [sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]
Migliaia i commenti dei suoi fans, tra attestazioni di stima, abbracci viurtuali e parole di affetto nei confronti di uno degli attori più amati di sempre.
“Grazie a voi per le belle parole che mi state scrivendo – ha commentato Verdone in risposta ai tanti navigatori – e un saluto agli amici di Anzio, Lavinio e Nettuno, località che saranno sempre nel mio cuore perché legate al periodo più bello. Quello della foto.
Sono convinto che alla fine sia proprio la vita a scegliere. Non tutto quello sul quale puntavo è andato a buon fine. Tutta la parte importante della mia vita è nata da un caso. Spesso da situazioni dalle quali non mi aspettavo nulla. Zero.
Ma una cosa deve essere ben tenuta a mente… La sfortuna esiste nella malattia precoce, in un incidente non voluto, nella perdita prematura di persone importanti. Ma nell’affermazione personale il meccanismo è solo questo: un talento che incontra un’ opportunità. O uno è bravo nel catturare l’ opportunità o non succederà nulla. Fa parte del talento individuare la strada, gli amici giusti ed essere umili con i piedi per terra. La fortuna riguarda solo la salute. In poche parole siamo in parte artefici del nostro destino.
Ma la vita intanto ti ha indirizzato dove non immaginavi. Sta a te se accettare il suo suggerimento o no. Ps: la ragazza accanto si chiama Ilaria, quella estate stavamo insieme.
Non è mai stata un’attrice”.