[sg_popup id=”106217″ event=”inherit”][/sg_popup]Gli alunni del Liceo ARTISTICO “P. Picasso” celebrano, anticipandolo di qualche giorno e in occasione dell’assemblea d’istituto, il “giorno del ricordo “ in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale. La Repubblica Italiana istituì nel 2004 per il giorno 10 febbraio la celebrazione di questa triste pagina della storia. Inizialmente i ragazzi hanno letto alcune delle testimonianze dei sopravvissuti alla tragedia delle foibe con grande partecipazione e commozione di tutti . Molto sentita la lettura dell’ultimo testimone oculare tra gli uomini che videro risalire a grappoli i corpi dei nostri italiani innocenti dalle profondità delle Foibe. Inoltre è stato proiettato su questo tema un documentario tratto dalla serie televisiva “Il tempo e la storia”, edizioni Rai. Riuniti in assemblea d’istituto, gli alunni, ancora una volta, si sono schierati contro ogni forma di violenza e, aldilà di ogni riferimento politico, hanno inviato simbolicamente un messaggio verso tutti i nostri governanti e l’Europa perché si rispetti la vita in ogni sua forma come diritto fondamentale dell’uomo, stabilito sia a livello internazionale che nella nostra Costituzione. I governi, oggi più che mai, devono alimentare quella speranza di giustizia e pace senza la quale non vi sarà nessun futuro degno dell’umanità. “Siamo , ormai, tutti globalizzati e ricchi di grandi progressi tecnologici che però non sempre sono accompagnati da grandi progressi civili. Manca ancora la volontà collettiva di superare le disuguaglianze e di creare nuove strutture che permetteranno a tutti di partecipare in modo giusto alle risorse del mondo. L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa, l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l’indifferenza. Esigiamo un mondo migliore, giustizia e rispetto dei diritti umani, ma anche una maggiore armonia tra le persone e i popoli ” affermano gli studenti.
La mattinata si è conclusa con l’uscita di tutti gli alunni nel giardino della scuola in cui , su proposta degli alunni delle classi 1 B e 2 B, si è deciso di mettere a dimora un albero di mirto. Nella fossa predisposta per l’albero sono stati depositati dei petali di rosa a simboleggiare ogni vittima caduta nelle foibe e la loro innocenza. L’albero di mirto, caro agli dei nell’antichità classica, è stato scelto come simbolo di rinascita e di vita. Il gesto simbolico rappresenta il rifiuto alla guerra e alla barbarie , all’indifferenza, all’odio. La linfa vitale dell’albero sia auspicio per tutti di una vita serena nel rispetto di ogni singolo uomo .