“Oggi, con il Giorno del Ricordo, si conclude il viaggio della memoria. Con il diretto coinvolgimento delle scuole di Anzio ricordiamo i 350.000 sfollati istriani, giuliani e dalmati, costretti ad abbandonare le loro terre. Ma oggi ricordiamo anche migliaia di nostri compatrioti che furono trucidati, all’interno delle foibe. Si tratta di un capitolo nero della nostra storia. Per tanti anni, come ha evidenziato il Presidente della Repubblica Mattarella, questa tragedia non è stata commemorata, probabilmente per calcolo politico. Sono stati momenti drammatici per i nostri concittadini, noi dobbiamo mantenere viva la memoria, con i nostri giovani, su tutte le tragedie del ventesimo secolo”.
Lo ha affermato il Sindaco di Anzio, Candido De Angelis, questa mattina, in Piazza Garibaldi, in occasione della commemorazione del Giorno del Ricordo, istituito per mantenere viva la memoria sulla tragedia di migliaia di italiani della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, vittime dei partigiani jugoslavi, durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato dopoguerra.
Prima del suo intervento il Sindaco De Angelis ha deposto, ai piedi del Monumento ai Caduti, un omaggio floreale in ricordo delle vittime innocenti delle foibe.
Alla commemorazione sono intervenuti l’Arciprete della Chiesa Madre Santi Pio e Antonio, Padre Francesco Trani, che ha recitato una preghiera, il Sindaco di Nettuno, Alessandro Coppola, gli Assessori Velia Fontana e Laura Nolfi, diversi Consiglieri Comunali, le Autorità militari del territorio e gli studenti del Liceo Scientifico Innocenzo XII che, con la lettura di alcuni brani, hanno partecipato attivamente al Giorno del Ricordo.