Il testo della Relazione con cui il Presidente della Commissione sicurezza e lotta alla criminalita’ Filiberto Zaratti ha aperto l’audizione del 1 agosto 2012
“Le ragioni che hanno portato alla convocazione di questa commissione nascono dal ritrovamento di un falso ordigno esplosivo nei pressi dello stabilimento Il Capanno e dall’omicidio di Modestino Pellino assassinato il 24 luglio scorso nel centro di Nettuno. Va poi ricordato che- a cavallo tra i due eventi citati- l’arma dei carabinieri ha sequestrato una tonnellata e mezza di hashish a Pomezia arrestando 5 persone alcune delle quali contigue alla camorra. A pochi chilometri da Roma a Cecchina (Albano) è stato compiuto un anno fa un duplice omicidio che gli inquirenti della procura di Roma e anche il giudice per l’udienza preliminare di Roma ritengono maturato in seno al clan Santapaola radicato a Pomezia e Ardea. Mi preme segnalare al procuratore l’escalation di attentati ed intimidazioni ed attentati che si registrano in molte realtà del Lazio: Ostia, Anzio, Nettuno. Cito i dati del 2010 tratti dal rapporto dell’osservatorio tecnico scientifico sulla sicurezza della regione: ad Anzio e Nettuno nel 2010 sono stati commessi 5 incendi dolosi in ciascuna delle cittadine mentre i danneggiamenti a seguito di incendi sono 10 sempre sia ad Anzio che a Nettuno. A Pomezia, sempre nel 2010, si registrano ben 14 incendi dolosi e 10 danneggiamenti a seguito di incendio. Come il procuratore De Martino ben sa e come evidenzia ogni sei mesi la DIA nella sua relazione al parlamento, gli incendi dolosi e i danneggiamenti a seguito di incendio sono reati spia delle attività mafiose. In un’ audizione, davanti a questa commissione, il sindacato di polizia SILP CGIL ha denunciato la crescita del reato dell’usura collegando anche alla criminalità organizzata e denunciando che questo reato, poco o per nulla denunciati alle autorità competenti, è in realtà molto diffuso, come testimoniano le migliaia di richieste di aiuto registrate da associazioni come Sos Impresa. La zona di Anzio e Nettuno è da anni funestata dalla presenza del clan Gallace della ‘ndrangheta che l’ottimo lavoro della procura distrettuale ha contribuito a colpire a più riprese. Sono pendenti due processi (APPIA e MITHOS) da anni che vedono purtroppo tutti gli imputati per gravissimi reati come associazione mafiosa e associazione finalizzata al traffico di droga che vedono coinvolti questa cosca. Ci sono poi le inchieste e le sentenze relative all’attività di una cellula del clan dei casalesi.
Le indagini della procura di Roma, di Napoli, Reggio Calabria, Catanzaro e Milano testimoniano come nella nostra regione ormai da decenni si registra un forte radicamento delle mafie storiche e in particolare della ‘ndrangheta e della camorra con il clan dei casalesi e il clan Mallardo. Le mafie nel Lazio hanno messo le mani su rilevanti speculazioni immobiliari lo testimoniano i sequestri di beni e di quote societarie ordinati dalle procure antimafia di Roma, Napoli e Reggio Calabria. Penso a quanto successo a Mentana, Nettuno, Anzio, Fondi, Terracina, Sabaudia.
La provincia di Roma in collaborazione con la prefettura ha proposto la stazione unica appaltante. Credo che sia un ottima proposta, sugli appalti so che l’amministrazione comunale di Nettuno è vincolata ad un protocollo per la trasparenza degli appalti mi piacerebbe sapere dal sindaco di Nettuno dr Chiavetta come ha funzionato questo protocollo. So che il comune ha approvato una recente delibera la nr 12 del 2012 per il recupero dei nuclei abusivi. Vorrei sapere che tipo di impatto avrà sul profilo urbanistico della cittadina anche in considerazione del rischio di infiltrazioni mafiose nel settore immobiliare. Il municipio XIII è anch’esso sotto l’attacco della criminalità organizzata, cito ancora una volta la relazione semestrale della DIA, anche in quel territorio sono molteplici le intimidazioni e gli attentati alle attività commerciali basti ricordare alcuni fatti: il 19 luglio del 2010 venivano distrutti da fiamme dolose centinaia di lettini e ombrelloni dello stabilimento balneare Punto Ovest, il 14 maggio del 2010 veniva bruciata la veranda del Caffè Salerno, il 3 gennaio del 2011 bruciavano tre casotti dello stabilimento Anima e Core, l’11 aprile del 2011 veniva distrutto da un grave incendio il chiosco Blanco, la notte tra il 27 e 28 luglio del 2011 subivano un grave incendio doloso la discoteca Kristal e il ristorante Villa Irma e nella notte del 29 luglio 2011 esplodeva una bomba contro la saracinesca della pizzeria Pronto Pizza. Su questi fatti e sugli attentati e gli incendi dolosi mi piacerebbe conoscere l’opinione delle associazioni di categoria. Vorrei conoscere quale iniziative sono state avviate dal Municipio di Ostia per la trasparenza degli appalti. Anche in relazione all’assegnazione delle concessioni di stabilimenti balneari, dei parcheggi a pagamento e delle aree di ristoro dei punti verdi”.