Inammissibili i cartelloni omofobi, specie fuori da una scuola, specie nella giornata contro l’omotransfobia.
“Secondo i dati diffusi da GayHelpLine.it, il 60% delle domande di assistenza provengono da giovani nella fascia 13-27 anni. Fra i giovani, uno su due ha subito moderati o gravi problemi in famiglia in seguito al proprio coming out”.
Di fronte a questa situazione, nel 2021, c’è ancora chi, con colpevole ed enorme ignoranza, si rifiuta di far approvare una legge come il DDL Zan che va a modificare semplicemente l’articolo 604bis del codice penale, disciplinando il reato di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, aggiungendo i motivi di ‘sesso, genere, orientamento sessuale, identità di genere e disabilità’. E lo fa con argomentazioni palesemente false e pericolose, come in questo caso. Come se la discriminazione e la violenza abbiano a qualcosa a che vedere con la libertà di opinione. Non possiamo permetterci un tale sconvolgimento della realtà, non lo possiamo fare soprattutto oggi, nella giornata mondiale contro omotransfobia. Non possiamo permettercelo per le almeno 20.000 persone l’anno che subiscono violenza legata al proprio orientamento sessuale e alla propria identità di genere, quelle che hanno il coraggio di chiedere aiuto o denunciare. Quei cartelli fuori una scuola sono uno schiaffo a tutte queste persone. Le fantomatiche ‘teorie del gender’ non esistono, l’ignoranza e la violenza purtroppo ancora sì.
Alternativa per Anzio