Terzo appuntamento, ad Anzio, per la rassegna culturale OCCIDENTE, ieri nel meraviglioso salotto della Villa Imperiale di Nerone.
La serata di “E’ stata Roma. La criminalità capitolina dal Poliziottesco a Suburra”, titolo del libro di Matteo Santandrea, inizia con l’intervento dell’Assessore alla Cultura, Laura Nolfi, sull’importanza di tornare a parlare di Cinema, settore profondamente segnato dalla pandemia; ed Occidente, in linea con il suo status di luogo di incontri e conversazioni per un’epoca nuova, assolve al suo ruolo di portare finalmente fuori dalle quattro mura, diventate claustrofobiche per il covid, il dialogo culturale, per dare vita a nuovi spunti di riflessione. Continua il Consigliere Comunale, Federica De Angelis, sottolineando che la Villa Imperiale di Nerone, per la sua storia, non avrebbe potuto essere sito migliore per la presentazione di E’ stata Roma.., con le suggestioni e le emozioni che tale contesto porta in sé.
A seguire è stata la volta del Sindaco, Candido De Angelis, che, dopo aver ricordato volti indimenticabili del genere Poliziottesco, come Maurizio Merli e Franco Gasparri, solleva una riflessione sul cambiamento di rotta dei protagonisti del genere “prima i protagonisti erano i commissari, ora sono diventati i malavitosi che rischiano di diventare modelli per i nostri giovani”.
L’ottimo moderatore, professor Angelo Favaro, cuore pulsante di Occidente, introduce poi gli ospiti, Matteo Santandrea, autore di “E’ stata Roma. La criminalità capitolina dal Poliziottesco a Suburra”, tanto giovane quanto preparato e professionale, meritevole di aver condotto un’approfondita ricerca sul campo, con un raffinato studio topografico dei luoghi, poi divenuti iconici per il genere Crime.
Il giovanissimo autore incanta il pubblico con un excursus sul genere Poliziottesco, che dal fratricidio originario compiuto da Romolo, contro Remo, da qui il titolo E’ stata Roma, ritorna al 1960 e fino ai giorni nostri, delineando i cambiamenti del soggetto criminale e l’aspetto delle borgate nelle quali il malavitoso nasce, creando quindi un legame ed un condizionamento reciproco fra realtà e rappresentazione cinematografica e televisiva, in cui il lato “assassino di Roma”, soprattutto nei testi delle colonne sonore è stato a volte esasperato.
Emozionante e di alto profilo culturale, poi, l’intervento della Professoressa Paola Populin, con una serie di parallelismi fra la cultura classica ed il linguaggio utilizzato nel cinema, che diviene immagine codificata della società, quasi a far perdere il senso del confine fra realtà e prodotto di fantasia, ricollegandosi al problema iniziale: l’empatia e la simpatia verso il malavitoso, analizzando poi, il problema della rappresentazione della violenza ed il suo impatto sociale, sottolineando una particolare tendenza del cinema Basco di far rappresentare la violenza in chiave femminile.
Un dibattito appassionante, che ha spaziato dal tema della maestria tecnica e del grande artigianato che ha caratterizzato il genere Poliziottesco degli anni ’70, all’altrettanta maestria dei produttori di Suburra, Romanzo Criminale, Gomorra, ecc., a partire dai primi anni 2000, in cui la consonanza fra fatti e colonna sonora, gli elevati livelli estetici, i recupero di spazi di Roma, come la vela di Calatrava in Suburra, divenuti iconici, hanno dato vita ad un ventennio di grande produzione cinematografica e televisiva.
A conclusione, gli interventi del pubblico partecipe e fortemente coinvolto dall’originale format di Occidente, che ancora una volta lascia aperto un grande spunto di riflessione, questa volta sulla dialettica fra il bene e il male.
L’Istituto Alberghiero Apicio Colonna Gatti, saluta, poi, gli ospiti con l’ormai famoso aperitivo al tramonto.
“La rassegna OCCIDENTE, ormai consolidato brand della Città di Anzio, – annuncia l’Assessore alla Cultura, Laura Nolfi – ci accompagnerà per tutto l’anno, con un nuovo imperdibile evento di portata internazionale che stiamo organizzando per venerdì prossimo, a conclusione di questo primo ciclo di incontri culturali”.