“Dunque avevamo ragione noi: le fasce di esenzione e aliquote relative all’addizionale
comunale IRPEF non potevano essere votate su due piedi in consiglio comunale, per ovvi motivi di valutazioni tecnico economiche. Per questo l’odg da me presentato e sottoscritto da tutta l’opposizione chiedeva, con serietà e responsabilità verso i cittadini,di ritirare il punto e tornare a discuterne in commissione bilancio.
Ma sindaco e maggioranza, pur dovendo riconoscere che la richiesta di valutare tutela alle fasce di reddito più deboli era sacrosanta, ( ma non ci avevano pensato) presi da una insostenibile fretta, hanno preferito votare una delibera confusa , per poi dover ammettere l’errore e convocare immediatamente dopo una commissione bilancio.
E cosa emerge in commissione? Che si sono sbagliati. Che quanto votato in consiglio in fretta e furia , e dopo aver fatto comunicati stampa al suono di fanfare e tamburi, era sbagliato. Dietrofront!.
Dopo valutazione da parte del dirigente esce fuori che, a differenza di quanto deliberato, l’esenzione riguarderà la fascia da zero a dodicimila euro, più ampia quindi di quella decisa prima, che arrivava a ottomila, ma che non ci saranno scaglioni di aliquote, perché non si possono fare quindi l’aliquota sarà il massimo per tutti i redditi ossia lo 0,80% sopra i 12mila.
Si tornerà quindi a breve a votare il provvedimento già votato, per votare infine quanto richiesto dall’opposizione fin dal primo momento.(mi auguro che si predisponga la revoca della precedente delibera…)”.
Rita Pollastrini M5S