Bologna, 100 anni fa, è terra che accoglie PPP.
Poeta, saggista, romanziere, regista…primogenito di un ufficiale di fanteria, amante del gioco d’azzardo, e di una maestra.
Così inizia la stagione di proposte culturali della Associazione Culturale “LA TECA” di Anzio. Sarà infatti Pasolini e i suoi 100 anni dalla nascita, che ci condurranno in un mondo diverso, fatto di provocazioni e di vite violente.
Nel corto che vedrete, e nella poesia protagonista c’è un grande assente, la parola Italia. Altro grande assente è la parola…Patria. Il poeta si rivolge a chi è nato in certi confini e l’assenza delle due parole vale come un disconoscimento nel presente.
Possiamo dunque dire che ALLA MIA NAZIONE è una poesia che non parla dell’Italia, ma del rapporto tra il poeta e il ceto dominante dell’epoca.
“I fascisti rimproverano a una mia poesia di essere offensiva alla patria, fino a sfiorare il vilipendio. Salvo poi perdonarmi perché sono un poeta, cioè un matto…sì la mia patria è indegna di stima.
A meritare di sprofondare nel mare è la borghesia reazionaria della mia Patria, intesa come sede di una classe dominante, benpensante, ipocrita e disumana”. (Pier Paolo Pasolini)
Cordiali saluti
Salvatore Santucci
Presidente La Teca