Mentre dopo il servizio di “Piazza pulita” riguardante fatti dell’inchiesta “Tritone”, il clima nelle cittadine del litorale si fa sempre più incandescente, sui social è partita la campagna del fango contro i giornalisti “rei” di turbare quel silenzio e quella compiacenza che tanto favorisce il turismo e l’economia. Anche davanti a fatti di estrema gravità come quelli emersi dalle indagini della magistratura e dalle intercettazioni della Direzione Distrettuale Antimafia.
Nel frattempo si fanno sempre più insistenti le voci che danno per certo il commissariamento per condizionamento della criminalità organizzata dei due comuni di Anzio e Nettuno. Questo al termine del lavoro, previsto per metà agosto, delle Commissioni di accesso Prefettizie. Voci che si basano anche sul fatto che nel 2005 “Nettuno fu commissariata per molto meno”. Anche se al momento si sa solo che le commissioni stanno lavorando su appalti e affidamenti fatti dai Comuni negli ultimi anni, ed è tanto il lavoro da svolgere, che hanno chiesto e ottenuto una proroga di tre mesi per svolgere gli accertamenti. E ogni giorno in Prefettura arrivano interi fascicoli di atti amministrativi.
Mentre l’intera inchiesta procede con gli interrogatori per gli indagati e le deposizioni di decine di persone in qualche modo potrebbero fornire informazioni utili agli inquirenti.