Il mercato del fotovoltaico può dare l’autosufficienza energetica all’Italia

riceviamo e pubblichiamo

L’Italia è un paese che ha un potenziale enorme, che non è utilizzato nel modo appropriato.

“In 5 anni la Grecia è diventata del tutto autosufficiente nella produzione di energia. E l’Italia, terra ugualmente ricca di esposizione solare, è in grado di fare qualcosa di simile”.
È quanto ha dichiarato Karim Sghaier, direttore Capital market di Eusolag European Solar, nell’incontro con la stampa successivo al convegno ‘Transizione energetica & Sviluppo sostenibile’ che si è svolto a Roma nei giorni scorsi.

“Come l’Italia – ha proseguito Sghaier – la Grecia ha un potenziale enorme, perché è un paese mediterraneo con molto sole.
Se la Grecia l’ha messo in pratica, perchè l’Italia non lo può fare? Oggi le nuove tecnologie consentono di produrre maggiore energia fotovoltaica e a costi più contenuti. La guerra in Ucraina ha fatto esplodere la crisi energetica ed è urgente prendere azione immediatamente. L’Italia si deve svegliare”.

I greci avevano le difficoltà conseguenti ai piani di austerità e alla ristrutturazione del debito, hanno sofferto anche loro a causa della pandemia Covid, però sono stati in grado di attrarre dei capitali dall’estero e, prendendo decisioni politiche importanti, hanno realizzato tutte le potenzialità che offrono le tecnologie delle energie rinnovabili e soprattutto del fotovoltaico. Diventando autosufficienti.

Nel periodo di una drammatica guerra energetica è un messaggio concreto e stimolante che può fare breccia nel portafoglio degli italiani.

Le soluzioni tecnologiche ci sono e, soprattutto, ci sono anche gli strumenti per finanziare la realizzazione dei progetti: sono i Greenbond, le obbligazioni verdi. Proprio come le classiche obbligazioni, i Greenbond sono titoli di debito pensati appositamente per finanziare progetti finalizzati alla sostenibilità ambientale. E in primo luogo c’è la produzione di energia da fonti rinnovabili.

“Eusolag ha emesso Greenbond per progetti di impianti fotovoltaici in Italia e continuerà ad emetterli fino a 500 milioni di euro – ha annunciato Sghaier – rivolgendosi agli investitori istituzionali italiani che hanno il bisogno e la volontà di investire ed offre i meccanismi di strutturazione tramite obbligazioni e fondi dedicati. La società svizzera porta inoltre un’expertice là dove c’è bisogno di riorganizzare. Eusolag non è solo un asset manager nel fotovoltaico, ma al finanziamento affianca strutturazione e riorganizzazione”.
Ma non si tratta solo di raccolta: Eusolag ha un interessante portafoglio di investitori ed è pronta a convogliare finanziamenti da Svizzera, Germania e altri paesi europei da dove proviene una forte domanda e l’intenzione di investire nel nuovo interessante mercato dell’energia fotovoltaica.