Importanti sfide attendono la Commissione Straordinaria insediatasi ieri, dopo lo scioglimento per mafia del Comune di Nettuno. Tanti e urgenti i problemi da affrontare riguardanti la macchina comunale e i beni di proprietà dell’Ente, in primis quello di adeguare gli Uffici e le Strutture Comunali ad un Comune che ha raggiunto i 50mila abitanti, uno dei più grandi del litorale. Partendo dalla grave carenza di personale.
-Gli uffici comunali dovranno affrontare i progetti per utilizzare i relativi finanziamenti previsti dal PNRR e riavviare tutte le opere pubbliche programmate, superando la fase di emergenza.
-Occorrebbe rendere più moderna la Polizia Locale abbandonando le vecchie logiche dei vigili urbani in ambito di personale, formazione e mezzi; interazione con gli altri settori del Comune per la sicurezza, il rispetto delle norme, il controllo e la tutela del territorio.
-Modernizzare l’anagrafe, e informatizzare tutte le procedure di interazione tra uffici comunali e cittadino. Perché uffici efficienti e procedure trasparenti rendono l’Ente meno permeabile alle interferenze della criminalità e di chi usa la politica per scopi personali.
-Occorrebbe, inoltre, trovare una soluzione definitiva per i numerosi impianti e strutture comunali inutilizzate o bloccate da tempo, vedi: teatro mai aperto, piscina mai conclusa, ex casa di riposo Tosi, Palazzetto dello Sport, Divina Provvidenza, Stadio comunale. Strutture, che seppur lasciate in abbandono, drenano comunque fondi preziosi, che potrebbero essere utilizzati invece per la manutenzione di strade, fogne e marciapiedi disastrati.
Quanto accaduto al Comune di Nettuno- portato nel baratro da certa politica- deve oggi essere occasione di rinascita, modernizzazione e riscatto. Per questo non possiamo che augurare buon lavoro ai tre Commissari straordinari: Antonio Reppucci, Tania Giallongo e Gerardo Infantino, che per diciotto mesi dovranno affrontare sfide non facili.