Buon 1° maggio in un Paese che chiude entrambi gli occhi sul lavoro nero e su salari da sfruttamento

Buona festa dei lavoratori a tutti coloro che un lavoro ce l’hanno, a coloro che sono andati in pensione, ma anche a coloro che studiano per trovare un lavoro degno di questo nome.
Ma senza dimenticare anche tutti coloro che sono disoccupati a causa di uno Stato che ha deciso di non investire nei territori in cui vivono, lasciandoli soli e troppo spesso consegnandoli nelle mani della malavita.
Ma anche a coloro che sono andati all’estero, alle tante migliaia di giovani che quotidianamente lasciano le proprie famiglie e che si devono rimboccare le maniche in un Paese straniero perché quello in cui vivevano non ha mai pensato al loro futuro.
Ed infine, ma non per ultimi, a tutte quelle donne ed uomini che hanno deciso di donare la propria vita alla cura dei propri familiari malati o con disabilità.
La festa dei lavoratori è di tutti quanti e ci deve ricordare che tante cose possono e devono essere migliorate in un Paese dove di lavoro tutti i giorni si muore, in un Paese che chiude entrambi gli occhi sul lavoro nero e su salari da sfruttamento, perché è più semplice obbligare alla sopravvivenza che dare un futuro.
Buona festa dei lavoratori di lotta per un mondo del lavoro più equo e più giusto e di difesa dei diritti conquistati finora e continuamente sotto attacco.

Roberto Alicandri