Nettuno. ‘La marcia dei mille’. Studenti Per la legalità e contro le mafie: “noi non stiamo zitti e buoni”

Entusiasmo e grande partecipazione alla marcia degli studenti “Per la legalità contro le mafie” in occasione del 31° anniversario della strage di Capaci in cui furono uccisi il giudice antimafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e la scorta.

Oltre mille studenti degli istituti superiori di Nettuno hanno percorso le strade della cittadina del litorale con cartelli e striscioni, accompagnati dai docenti che per l’occasione indossavano magliette con disegni e slogan contro la mafia. Tanti gli striscioni portati dai ragazzi: “Per la legalità, il silenzio è mafia”, “i ragazzi fuori per Emanuela Loi”, “Contro la mafia e l’illegalità”  e i cartelli per ricordare gli eroi antimafia: Peppino Impastato, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

La marcia, organizzata dall‘Istituto Tecnico Luigi Trafelli di Nettuno con il patrocinio del Comune di Nettuno e in collaborazione con la Rete NoBavaglio, ha visto la partecipazione convinta dell‘Istituto Emanuela Loi e dell’istituto Apicio Colonna Gatti di Nettuno.

Arrivati a piazzale San Rocco con i ragazzi seduti a terra, la professoressa Alessandra Valenza ha illustrato le motivazioni della marcia. A seguire poi i saluti dei dirigenti scolastici. La dott.ssa Sabrina Zottola dell’Itis Trafelli “Oggi ricordiamo le vittime delle mafie e la strage di Capaci. I giovani sono partecipi e dimostrano di essere attori protagonisti del loro futuro “. Gennaro Bosso dell’Istituto E. Loi che ha portato con se il codice che fu di Giovanni Falcone “Mi piace ricordare la frase di  Rita Tria che diceva ‘Le loro idee camminano sulle nostre gambe’, oggi le idee di quei grandi eroi che hanno combattuto la mafia”, per la dott.ssa Renata Coppola del’Istituto Apicio Colonna Gatti ” È un dovere della scuola fare partecipi i giovani rendendoli protagonisti del  miglioramento di questo territorio”. Presente anche la garante dell’infanzia Maria Baldo.

Significativo l’intervento del Prefetto e commissario Antonio Reppucci che dopo aver ricordato lo scioglimento per mafia del comune di Nettuno, ha sottolineato “l’importanza che ha per i ragazzi l’essere sensibilizzati, da parte della scuola, sulle vicende del luogo in cui vivono e su tematiche così importanti come la lotta alla mafia. Soffermandosi più volte sulla “responsabilità che si ha nello scegliere chi eleggere quando ci si reca alle urne. Io sono ottimista perché questi ragazzi diventeranno testimoni degli anticorpi della società alla criminalità. Come diceva Falcone, questi fenomeni criminali hanno avuto un inizio e avranno una fine” . Reppucci si è poi complimentato con dirigenti e docenti per la bella iniziativa, ringraziando i ragazzi, le Forze dell’ordine la Polizia locale e la Protezione civile per il supporto dato all’ordinato svolgimento dell’evento.

A seguire gli interventi degli studenti che con parole chiare hanno espresso il loro “no alle mafie e si alla legalità”. “Il messaggio che vogliamo lanciare oggi è che sì la mafia uccide ma anche il silenzio e noi non vogliamo stare zitti- ha detto nel suo intervento un ragazzo- La mafia inizialmente può sembrare una protezione, con le varie promesse che ci offre, ma la mafia non fa nulla in cambio di nulla”.

A concludere l’intervento di Claudio Pelagallo giornalista della Rete Nobavaglio che ha affermato “Siamo qui oggi come giornalisti della Rete No Bavaglio perché crediamo sia necessario formare cittadini attivi, socialmente coinvolti, eticamente responsabili  questo è compito della scuola, delle istituzioni, dei media, delle famiglie e dei singoli individui”. La manifestazione si è conclusa con un grande applauso dei partecipanti.

Le foto della manifestazione