Concerti “effetto terremoto” al Circo Massimo: nessuno stop da Gualtieri e Sangiuliano

Gli effetti sui monumenti dei decibel fuori controllo non sono un problema per il sindaco e il ministro

Nessuno stop agli spettacoli al Circo Massimo ma il Campidoglio “in accordo col Ministero della Cultura lavorerà per rafforzare il meccanismo di controllo delle prescrizioni e sanzioni”.

La decisione è arrivata dopo una telefonata tra il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano: al centro del colloquio le vicende legate al concerto di Travis Scott.

Il business è business e il sindaco e il ministro non intendono dare peso a quanto denunciato da Alfonsina Russo, direttrice del Parco Archeologico Colosseo, sotto la cui tutela ricade anche il Circo Massimo. «Non è uno stadio, né una sala concerti, ma un monumento».  Il concerto di Travis Scott del 7 agosto, ma più in generale i maxi-eventi musicali, «mettono a rischio» l’antico circo romano e pure «il Palatino che è lì accanto».  «l’auspico è che Roma Capitale valorizzi adeguatamente il Circo Massimo». La musica sparata a centinaia di migliaia di watt, ha fatto sì che le vibrazioni dell’evento sono state talmente forti da aver indotto molti cittadini a chiamare i numeri di emergenza temendo un terremoto. Una potenza tale di decibel che il frastuono del concerto era udibile anche nei quartieri periferici della Capitale. Per il futuro Gualtieri e Sangiuliano promettono maggiori prescrizioni, ma andrebbero fatti controlli preventivi nel rispetto delle stesse, figuriamoci se qualcuno ha il coraggio di porre dei limiti al business dei mega concerti, bellissimi ma da regolare.