La mobilità insostenibile della Regione Lazio “I pendolari della Roma-Nettuno: state deprivando le nostre linee a partire dalla sicurezza!”

“Mentre altri omicidi ferroviari avvengono sui binari delle linee regionali e la sicurezza di queste ultime è sempre più una chimera (gli investimenti della Holding FS sono sull’Alta Velocità, per il resto, la gente può morire, col benestare delle Regioni), gli scioperi del personale ferroviario, ancorché nobili, giusti e dovuti, così come concepiti si riverberano solo a svantaggio dell’intera popolazione (che colpe non ha sulla criminale gestione delle ferrovie regionali, ma la subisce). L’azienda, infatti, ci guadagna la paga giornaliera detratta ai
ferrovieri. Sarebbe ora che a pagare fosse la Holding.
Se da una parte lo Stato ricorre al commissariamento (strategia italica per aggirare regole, leggi, strumenti urbanistici e partecipazione democratica alle scelte) delle “grandi opere” distruttive, che puntano sulla
mobilità di persone e merci su gomma, in netto contrasto con le direttive europee, la Regione Lazio non è da meno e costringe da anni i pendolari a PATIRE la fame di servizio pubblico.
Oltre a far orecchio da mercante alle reiterate richieste da parte dei comitati pendolari regionali, dell’ORT, dei sindacati, la regione Lazio dispone tagli a ribasso di spese sul servizio universale.
Così che, ad esempio, sulla linea Roma-Nettuno (FL8), dopo aver sottratto servizi e personale in stazione; dopo aver chiuso i bagni pubblici per risparmiare (addossando le responsabilità ai sindaci che non si occupano
di pulire i servizi igienici di un edificio di proprietà RFI), dopo aver ripetutamente (amministrazioni Polverini, Zingaretti, Rocca) sbandierato il raddoppio della linea (“grandiosa”, quanto di limitata utilità, visto che
riguarda solo 6 km, sui 20 km a binario unico); dopo aver tolto i nostri treni notturni, facendoci attaccare ai treni della FL7, che ci scaricano a Campoleone; dopo aver tolto anche gli ultimi treni da Termini della FL7 alle 22:36 e alle 23:36 (corredate di navette per completare il tragitto fino a Nettuno) e lasciato per anni un solo treno alle 23:06 da Termini per Formia-Minturno…, da circa un anno è stato introdotto un treno alle 22:06 (inutile per chi stacca alle 22:00), ma senza prevedere il servizio navetta sostitutivo da Campoleone! È palese che tale treno non sia stato pensato per servire anche la FL8, ma esclusivamente la FL7, con la
conseguenza che i malcapitati della Roma-Nettuno che decidessero di anticipare il rientro di un’ora a casa, si ritrovano abbandonati nella sperduta e desolata stazione di Campoleone di notte, aspettando per un’ora la sola navetta messa a disposizione dalla regione Lazio alle 23:40.
Se è vero che l’Italia fa parte della comunità europea, qualcuno ci deve spiegare perché opera solo nel verso contrario e in procedura di infrazione. E soprattutto, sarebbe ora che a pagare le procedure di infrazione
commesse dai politicanti italiani non fosse sempre Pantalone, con le accise più alte del mondo e le tasse pure sullo smog che respiriamo, ma i decisori, che operano scegliendo di moltiplicare le autostrade e
dimezzare le ferrovie regionali, che non rispettano nessuno degli obiettivi del green deal, che stanno commettendo ecocidi di stato a danno dell’intera popolazione e delle generazioni future#.

Comitato Pendolari FR8a
Carrozza