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Anzio. “Una Zampa per un Rifugio”: le istituzioni dicono sì, ma scarsa partecipazione della cittadinanza

L’evento “Una Zampa per un Rifugio per gli Animali di Anzio e Nettuno”, promosso dalla Rete NoBavaglio con il patrocinio del Comune di Anzio, si è svolto oggi presso la Pineta Mazza.

Purtroppo, la partecipazione della cittadinanza è stata inferiore alle aspettative, complice il maltempo e la scarsa copertura mediatica. Tuttavia, la giornata ha visto una forte adesione da parte delle istituzioni, che hanno espresso interesse per il progetto e confermato il loro impegno a trovare soluzioni concrete per la realizzazione di un rifugio per gli animali abbandonati sul territorio.

Nonostante la bassa affluenza, è stato allestito un gazebo per la raccolta firme, che ha ricevuto diverse adesioni. L’iniziativa ha ribadito l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica e di spingere le amministrazioni locali ad affrontare con urgenza questa problematica.

Le dichiarazioni delle istituzioni

All’evento è intervenuto il Sindaco di Anzio, Aurelio Lo Fazio, che ha dichiarato:

“Ho parlato con il sindaco di Nettuno e c’è la volontà di lavorare insieme su un progetto comune. Questa è la prima cosa su cui dobbiamo concentrarci. Durante la campagna elettorale abbiamo detto che non esiste solo un progetto comune per questa questione, ma anche per i rifiuti, i trasporti e la tutela ambientale. È un lavoro che vogliamo portare avanti con serietà e concretezza. Tuttavia, è fondamentale garantire la compatibilità finanziaria: avviare un progetto è più facile che mantenerlo, ed è su questo che dobbiamo lavorare.”

Presente anche l’Assessore all’Ambiente, Luca Brignone, che ha illustrato i primi passi dell’amministrazione su questo tema:

“Abbiamo già inserito questo punto nelle linee di mandato, quindi è un nostro obiettivo. Tuttavia, dobbiamo passare dagli intenti ai risultati concreti. Un primo problema è che ad Anzio non esiste un regolamento sul benessere animale: senza, tutto rimane discrezionale. Per questo motivo stiamo elaborando un regolamento, prendendo spunto dal modello del Comune di Parma, riconosciuto come Comune virtuoso.”

“Abbiamo inoltre previsto risorse a bilancio, che saranno approvate entro fine febbraio, per finanziare campagne di informazione, incentivare le adozioni e avviare convenzioni con l’ASL per sterilizzazioni, cure veterinarie e microchippatura. C’è volontà politica di realizzare un’oasi di benessere animale pubblica, ma prima dobbiamo superare alcuni ostacoli, a partire dall’individuazione di un’area idonea. Il tessuto urbano di Nettuno, ad esempio, è frammentato e non esiste una zona specifica destinata a questo tipo di progetti. Dovremo quindi valutare ipotesi già individuate in passato.”

Brignone ha poi sottolineato l’attuale situazione del canile Albadog, l’unica struttura riconosciuta dall’ASL, che detiene una posizione di monopolio:

“Attualmente, il Comune di Anzio spende circa 300.000 euro all’anno per il servizio, mentre Nettuno ne spende circa 260.000. Per la prima volta abbiamo previsto risorse per la figura del direttore esecutivo del contratto, che avrà il compito di monitorare l’appalto con Albadog per garantire una gestione più efficiente e migliorare il servizio.”

Un primo passo, ma la strada è lunga

L’evento ha visto anche la partecipazione del circolo Legambiente “Le Rondini” di Anzio e Nettuno e dell’associazione culturale “In Libera Uscita”, che hanno ribadito il loro impegno a supportare l’iniziativa e a mantenere alta l’attenzione su questo tema.

Nonostante la scarsa affluenza, l’incontro ha rappresentato un momento di dialogo importante tra cittadini e istituzioni, ponendo le basi per un percorso che dovrà necessariamente proseguire con atti concreti. La speranza è che questo sia solo l’inizio di un impegno serio e duraturo per il benessere degli animali sul territorio.

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