Giornata Mondiale per l’Eliminazione della Povertà. Ore 16, Piazza Capranica, Roma, manifestazione contro la Legge di Bilancio.
Le cifre: +23 mld in 3 anni; 140 mld in 15 anni; 20% import da Israele
In Italia 14,4 mln di poveri, Governo investa su agenda sociale e riconversione ecologica
“Oltre 23 miliardi in più per la spesa militare in tre anni e quasi 140 nei prossimi 15 anni: sono le cifre, elaborate dall’Osservatorio Milex sulla base del Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP) per il triennio 2026-2028, relative alle spese per il riarmo nella prossima legge di bilancio del Governo Meloni nonostante in Italia ci siano oltre 14,4 milioni di poveri (Fonte: Istat). Un fiume di denaro pubblico, sottratto a stato sociale e riconversione ecologica, che andrà ad alimentare anche l’economia del genocidio a Gaza e in Palestina. L’Italia a oggi importa ben il 20% di armi e tecnologie militari da Israele, secondo partner dell’industria bellica nazionale dopo gli Stati Uniti, da cui proviene il 26% delle forniture belliche italiane”. Così in una nota congiunta la Rete dei Numeri Pari, la Campagna “Stop Rearm Europe-Italia”, Rete No dl sicurezza “A pieno regime” e le realtà impegnate nel percorso “Le armi o la vita” per la giustizia ambientale e sociale verso la Cop30 sul Clima di Belém, alla vigilia della manifestazione contro la manovra economica, che si terrà domani, venerdì 17 ottobre, alle ore 16, in Piazza Capranica a Roma, in occasione della Giornata Mondiale per l’Eliminazione delle Povertà.
“Torniamo in piazza, anche assieme alle comunità palestinesi e al Global Movement to Gaza, affinché il Governo Meloni rimetta al centro dell’agenda politica le vere priorità del Paese, dal contrasto della crisi ecologica allo stato sociale, e non dirotti risorse pubbliche verso un’economia di guerra che ridurrà i diritti e continuerà a rendere l’Italia complice del genocidio in Palestina attraverso fondi nel bilancio nazionale che alimenteranno l’industria militare israeliana”.
L’ITALIA IMPOVERITA ESCLUSA DALLA MANOVRA: I DATI – “Ad oggi in Italia la povertà è in aumento con 14,4 milioni di poveri (Fonte: Istat); la sanità pubblica al collasso con un 1 italiano su 10 che rinuncia alle cure (Fonte: Gimbe) e 150mila operatori e operatrici sanitarie in meno nei prossimi 10 anni (Fonte: Agenas); la dispersione scolastica colpisce circa 500mila minori (Fonte: CGIA) e l’analfabetismo di ritorno tocca il 35% delle persone tra i 15 e 65 anni (Fonte: OCSE); aumentano le disuguaglianze causate da cambiamenti climatici e crisi ecologica (Fonte: IPCC) e le disparità di genere, con l’Italia al 14° posto in UE (Fonte: Gender Equality Index 2024) e all’85° a livello globale (Fonte: Global Gender Gap Report 2025); perdita progressiva di libertà di stampa con l’Italia nel 2025 scesa al 49° posto nella classifica sulla libertà di stampa di Reporters sans Frontières”.
*PER UNA LEGGE DI BILANCIO DISARMATA* – “Questi dati fotografano le fragilità della nostra democrazia dopo anni di politiche sbagliate che hanno prodotto un forte aumento dell’ingiustizia sociale e ambientale. È urgente invertire la rotta delle politiche economiche che lo ha determinato e per farlo c’è bisogno di una ‘legge di bilancio disarmata’. Il Governo fermi l’ennesimo favore all’industria fossile e all’economia di guerra e si occupi delle priorità della maggioranza delle persone”, concludono le organizzazioni.
Roma, 16 ottobre 2025
La manifestazione si svolgerà in media partnership con i giornalisti e mediattivisti della Rete #NoBavaglio.
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