Un filo rosso contro la violenza: il progetto “Viva Vittoria” colora anche la città di Anzio in nome della consapevolezza.
Ieri, la sede della Protezione Civile di Anzio si è trasformata in una galleria a cielo aperto, un mare cromatico di coperte fatte a mano che non solo riscalda la vista ma soprattutto il cuore: è l’installazione di “Viva Vittoria”, l’opera relazionale condivisa nata a Brescia nel 2015 che continua a diffondere il suo potente messaggio contro la violenza sulle donne, coinvolgendo sempre più città in Italia e nel mondo.
L’iniziativa, ideata da Cristina Bagni e da un gruppo di donne, si basa su un gesto semplice ma carico di significato: la realizzazione di quadrati a maglia o uncinetto di 50×50 cm, firmati individualmente. Quattro di questi quadrati, opera di quattro donne diverse, vengono poi uniti tra loro con un simbolico filo rosso, a formare una coperta di 100×100 cm. Questo filo non è solo elemento di cucitura, ma l’emblema dell’unione, della relazione e della forza che nasce dalla collettività.
L’esposizione di migliaia di coperte donate da persone di ogni estrazione sociale, è l’atto finale e più visibile di un lungo percorso di mobilitazione. Ogni evento di installazione nelle piazze culmina con la vendita delle coperte e la raccolta fondi. Il ricavato viene interamente devoluto a sostegno di Associazioni e Centri Anti violenza locali, finanziando progetti specifici di aiuto e sostegno all’autonomia delle donne vittime di violenza.
Per quanto riguarda Anzio, i manufatti realizzati dalle donne locali, saranno esposti nel settembre del 2026 ed il ricavato delle vendite sarà donato alle case rifugio vicine ai territori di Anzio e Nettuno. Il Comune di Anzio ha messo a disposizione la sede della Protezione Civile che per 2 giorni a settimana ospiterà le donne che con il loro operato realizzeranno le coperte.
Alle ore 12 il Coordinatore della Protezione Civile, Commissario Nicoletta Perci, ha rappresentato l’ importanza della rete di solidarietà e sostegno alle vittime di violenza come il ruolo della Polizia Locale e Protezione Civile, rispettivamente organi di tutela della sicurezza e legalità cosi come protezione, accoglienza e ascolto.
Hanno poi proseguito il Comandante della Polizia Locale, dottor Antonio Arancio, che si è soffermato sui diritti delle donne e la dottoressa Francesca Tedesco, la quale ha illustrato i contenuti del protocollo d’intesa stipulato tra la Protezione Civile e la Procura della Repubblica a difesa delle donne vittime di violenza. Infine, la Presidente dell’ Anfas dottoressa Simona Cibati, ha spiegato tecnicamente in cosa consiste il progetto e come viene svolto .
In sintesi, “Viva Vittoria” rappresenta l’esempio di come la creatività possa divenire uno strumento potente di attivismo sociale. Non si tratta solo di donare lana o realizzare particolari forme geometriche, ma di partecipare ad un’opera condivisa che tesse relazioni, rompe il silenzio e afferma un forte “No” alla violenza di genere.
L’appello delle organizzatrici è sempre lo stesso: unisciti al filo, lavora il tuo quadrato e contribuisci a tessere la prossima maxi-coperta del cambiamento.
Eduardo Saturno