Le associazioni antimafia chiedono l’apertura immediata di un dibattito pubblico sulla gestione della sanità
L’arresto del consigliere regionale Enrico Tiero, ai domiciliari per presunti episodi corruttivi, solleva questioni rilevanti sul rapporto tra politica e pubblica amministrazione, in particolare nel settore sanitario.
Secondo gli inquirenti, il ruolo istituzionale sarebbe stato utilizzato per favorire interessi privati anche nell’ambito della sanità pubblica, a fronte di utilità personali e politiche.
Non si tratta di un episodio isolato: basti ricordare l’inchiesta della procura di Velletri che ha coinvolto i vertici della ASL Roma 6, in particolare il direttore amministrativo pro tempore Francesca Merli.
Sono in corso investimenti molto importanti del PNRR sulla sanità sarebbe auspicabile una particolare attenzione per prevenire fenomeni di corruzione ed infiltrazioni mafiose.
Come associazioni chiediamo l’apertura immediata di un dibattito pubblico sulla gestione della sanità e sulla tenuta dei presìdi di integrità nelle asl
I cittadini hanno diritto a una sanità che funziona per loro, non per chi la gestisce. E hanno diritto a pretenderla.
Rete Nobavaglio-Liberi di essere informati
Associazione coordinamento antimafia Anzio Nettuno
Reti di Giustizia-Il Sociale contro le Mafie