“Non ci troviamo davanti a una epidemia. Tutto e’ sotto controllo. Non c’e’ emergenza, c’e’ solo una giusta preoccupazione e c’e’ una Regione che risponde con la giusta tempestivita’ per evitare ai genitori ore di angoscia. Ieri ho chiesto di integrare il lavoro del Gemelli con quello di altre due strutture, il Bambino Gesu’ e il San Camillo. Le abbiamo attivate perche’ cosi’ saranno visti 150 bambini al giorno, cosicche’ entro il 31 agosto tutti i neonati saranno sottoposti al test”. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Renata Polverini durante una conferenza stampa organizzata in Regione sulla questione Tbc al policlinico Gemelli, dopo il caso del contagio di due neonati. “Voglio dire ai genitori che sono agitati, per tranquillizzarli, che i bambini positivi non sono malati – ha aggiunto – Sono bambini venuti in contatto con il bacillo: la profilassi che verra’ proposta impedira’ di contrarre la tubercolosi. L’unita’ di crisi e’ intervenuta ritenendo giusto far operare prima la struttura nella quale si era verificato il caso di contagio dell’infermiera. Io mi sono messa nei panni dei tanti genitori che in questi giorni stanno chiamando. Ho ritenuto di chiedere al Gemelli di allargare al Bambino Gesu’ e al San Camillo la possibilita’ di effettuare i test sui bambini. Quelli che saranno positivi, ci auguriamo pochissimi o nessuno, saranno presi in carico dal Gemelli e successivamente dal Bambino Gesu’. Tutti i genitori saranno contattati con telefonate e lettere della Asl che partiranno oggi stesso, cosicché i genitori che sono in vacanza potranno trovarla al loro ritorno. E se dovesse sfuggire qualcuno troveremo altre modalità”.
“Ad esempio e’ gia’ capitato il caso di un bambino nato al Gemelli ma di un’altra Regione. In quel caso e’ stato visitato nella sua Regione ma tutti i referti dovranno comunque essere inviati all’unita’ di coordinamento – conclude – Ad oggi i bambini contagiati sono due e non tre come per semplificazione a volte e’ stato detto. Questo perche’ non e’ provato che la malattia contratta dalla bambina di cinque mesi ricoverata al Bambino Gesu’ abbia la stessa origine di quella dell’infermiera. I due bambini sono nati entrambi a luglio e questo ci fa immaginare che sia il mese più complesso”. Polverini ha spiegato che “tutti i bambini nati da marzo a luglio saranno sottoposti ai test. Tutti i 1.271 bambini dovranno essere sottoposti al test”.(ag. omniroma)