“Prima di ufficializzare la nostra posizione – esordisce in una nota Mario Eufemi, responsabile di CasaPound Anzio-Nettuno – abbiamo atteso che fosse fatta chiarezza su alcune dinamiche che hanno portato cinque assessori su sei ad abbandonare l’amministrazione a cinque stelle. È chiaro che le fratture tra il Sindaco e le due correnti della maggioranza siano insanabili perché il primo cittadino, messo in mezzo a due fuochi, ha scelto salomonicamente di porsi a metà strada perdendo così la fiducia di entrambe le parti. È pur vero che è sufficiente il manipolo della corrente minoritaria di cinque consiglieri del movimento a fargli perdere la governabilità ed è per questo che parlo di una strada senza uscita. Casto ha definito la debacle di giunta come una sorta di sconfitta amministrativa e non politica ma non è così. La sconfitta è politica quando tre assessori (divenuti cinque nelle 24 ore successive) rassegnano le proprie dimissioni perché il primo cittadino è finito sotto scacco dei suoi stessi consiglieri che hanno preteso l’epurazione di mezza giunta per non fare crollare tutto. Questo significa che ogni qual volta si presenterà di nuovo una situazione analoga, sarà costretto a fare di nuovo posto alla brama di arrivare a fine mandato, subordinando alla longevità della sua legislatura l’interesse di Nettuno”.
“Sono certo – conclude la nota – che il Sindaco non farà passi indietro e quindi chiediamo ai Consiglieri di maggioranza di compiere un atto di responsabilità dimettendosi insieme ai colleghi di opposizione, consentendo così ai cittadini di provare nuovamente a restituire alla nostra martoriata città la stabilità che merita”.