Mattarella: “Nessuno è al di sopra della legge”, neanche un ministro

Come spesso ebbe a ricordare anche il presidente Scalfaro, queste valgono per tutti, senza aree di privilegio per nessuno, neppure se investito di pubbliche funzioni; neppure per gli esponenti politici. Perché nessun cittadino è al di sopra della legge”. Questo il monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, lanciato alla cerimonia in occasione del 100esimo anniversario della nascita del presidente emerito della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro. “E’ buona regola – ha continuato il Capo dello Stato – che i poteri statali non si atteggino ad ambienti rivali e contrapposti ma collaborino lealmente al servizio dell’interesse generale”. Come diceva Scalfaro, ha aggiunto Mattarella, “non potrà mai esservi giustizia di destra, di centro o di sinistra. Guai a porre a fianco del sostantivo giustizia un qualunque aggettivo. Alla base della democrazia due colonne stanno, entrambe salde: la libertà e la giustizia”.

Non hanno un destinatario scritto nero su bianco, le parole pronunciate oggi da Sergio Mattarella, ma il tono e gli argomenti del suo intervento alla Camera rimandano alle polemiche innescate dall’indagine della procura di Palermo, nei confronti del ministro Matteo Salvini.

L’esempio di Scalfaro, magistrato, membro della Costituente, parlamentare di lungo corso, più volte ministro, presidente della Camere e infine presidente della Repubblica, corre in soccorso per raffreddare un clima surriscaldato anche dalle reazioni politiche dalla sentenza del Tribunale del Riesame di Genova sui fondi spariti della Lega e sullo storno dei rimborsi elettorali.