La Lega presenta in Senato una mozione di sfiducia al premier Conte, rischio per la sessione di bilancio

Dopo un anno di campagna elettorale (pur stando al governo) e dopo essersi fatto approvare leggi indegne di uno stato di diritto, Matteo Salvini ha deciso di staccare la spina e di capitalizzare il consenso. La Lega ha infatti presentato in Senato una mozione di sfiducia al premier Giuseppe Conte. “Troppi no (da ultimo il clamoroso e incredibile no alla Tav) fanno male all’Italia” ha detto Salvini ieri. Al momento non è previsto alcun incontro al Quirinale fra il premier Giuseppe Conte e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Spetterà a Salvini, nella sua veste di senatore, spiegare al Paese – ha detto Conte – e giustificare agli elettori che hanno creduto nella prospettiva del cambiamento le ragioni che lo portano a interrompono bruscamente l’azione di governo. “Con la mossa di Salvini, l’Italia probabilmente perderà importante Commissario europeo alla concorrenza che avrebbe sostenuto il sistema Italia e le nostre imprese in Europa. Salvini e la Lega stanno danzando sulla pelle degli italiani, complimenti“. Così in una nota il Movimento 5 Stelle Europa definendo un “autogol” la mossa del leader leghista. I tempi li decideranno i due presidenti di Camera e Senato. Con ogni probabilità avverrà intorno a Ferragosto. Poi la palla passerà nelle mani del presidente della Repubblica che potrà decidere se affidare un mandato al premier attuale per un Conte bis. Oppure se affidare l’incarico a un’altra personalità a capo di un governo – anche senza fiducia, i precedenti ci sono – che porti il Paese alle elezioni per la fine di ottobre con un ministro dell’Interno, responsabile della macchina elettorale, che certo non potrà essere il leader della Lega. In tutto questo restano i timori di Mattarella per un voto in piena sessione di bilancio nel momento in cui lo spettro dell’esecutivo provvisorio riaccende lo spread e gli interessi sui Btp.