Roma. Termovalorizzatore, il sindaco Gualtieri cambia posizione: ora si può fare

Il sindaco della Capitale Gualtieri dopo sei mesi rompe il silenzio e dà il via libera a un nuovo impianto: un inceneritore da 600mila tonnellate annue. Smentendo quanto assicurato nel corso della campagna elettorale, quando aveva detto “no” a un nuovo termovalorizzatore, e messo nero su bianco nel programma di governo e nel piano di superamento dell’emergenza rifiuti.

Proteste dei comitati cittadini, della Cgil e di un pezzo di maggioranza: Sinistra Civica Ecologista e Verdi che hanno votato contro. Ma anche diversi consiglieri del Partito Democratico non sarebbero entusiasti. Contrari anche i 5 Stelle. Applaudono invece Carlo Calenda, Matteo Salvini e Matteo Renzi.

Roberto Gualtieri ha sciolto le riserve e ha annunciato la realizzazione di un termovalorizzatore a Roma per trattare i rifiutii indifferenziati. Da fare possibilmente a Santa Palomba  al confine con i comuni di Pomezia e Albano. Impianto da costruire entro il Giubileo del 2025 o al più tardi entro il 2026, anno di termine della consiliatura. ha spiegato che per portare fuori dall’emergenza la Capitale, che produce oltre 1.200 tonnellate di scarti indifferenziati al giorno, non si può fare a meno di costruire un termovalorizzatore da 600mila tonnellate annue.