Anzio Nettuno. “Incandidabilità degli amministratori locali responsabili scioglimento per mafia”, interrogazione al ministro Piantedosi

Interrogazione parlamentare dei senatori Ilaria Cucchi e Tino Magni  (alleanza Verdi-Sinistra) hanno chiesto al Ministro Ministro dell’interno se abbia attivato richiesta di incandidabilità degli amministratori locali di Anzio e Nettuno.

Il testo dell’interrogazione:

Premessoche:

le città di Anzio e Nettuno (Roma) sono realtà dove le organizzazioni mafiose sono fortemente radicate, come attestano numerose sentenze, anche definitive, che hanno statuito l’operatività di clan camorristici dei Casalesi (sentenza “Sfinge”) e del clan Gallace, ascrivibile alla ‘ndrangheta (sentenza “Appia”);

la DDA di Roma ha coordinato, il 18 febbraio 2022, un’importante inchiesta denominata “Tritone”, che ha portato all’esecuzione di 65 misure cautelari contro un’imponente organizzazione ‘ndranghetistica su Anzio e Nettuno facente capo alle ‘ndrine di Santa Cristina di Aspromonte;

negli atti dell’inchiesta sono emersi rapporti stabili e reiterati tra diversi amministratori locali di Anzio e Nettuno ed esponenti apicali della locale ‘ndrangheta;

il 22 novembre scorso il Consiglio dei ministri ha sciolto per condizionamento mafioso i Consigli comunali di Anzio e Nettuno;

sono state pubblicate le relazioni ed i decreti di scioglimento, dai quali si evince il coinvolgimento di numerosi ex consiglieri ed ex assessori nel condizionamento da parte della criminalità organizzata;

l’art. 143, comma 11, del testo unico degli enti locali (decreto legislativo n. 267 del 2000) statuisce che: “gli amministratori responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento (…) non possono essere candidati alle elezioni per la Camera dei deputati, per il Senato della Repubblica e per il Parlamento europeo nonché alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, in relazione ai due turni elettorali successivi allo scioglimento stesso, qualora la loro incandidabilità sia dichiarata con provvedimento definitivo”;

tale incandidabilità è deliberata dal Tribunale su richiesta del Ministro dell’interno,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo richiesta di incandidabilità degli amministratori locali, ai sensi dell’art. 143, comma 11, del testo unico e se il Tribunale di Velletri si sia pronunciato in merito a tale richiesta.