Ad Aprilia il progetto AGARE Alternative Green Areas for Rural Europe

L’amministrazione comunale informa che ieri pomeriggio il Sindaco Antonio Terra ha ricevuto, insieme all’assessore alla Cultura Gianluca Fanucci, presso la Sala Consiliare nella sede municipale di piazza Roma, una delegazione composta da rappresentanti di diverse organizzazioni europee che hanno aderito al progetto AGARE Alternative Green Areas for Rural Europe, promosso dall’associazione apriliana EuLabTEC. L’obiettivo del progetto, che ieri pomeriggio con la consegna degli attestati ha vissuto il momento conclusivo, è quello di rafforzare la partecipazione dei cittadini europei delle aree rurali al fine di plasmare e attivare in tali contesti le Politiche Europee in materia di European Green Deal, Farm to Fork e Digital Innovation. In queste ore di studio, oltre al gruppo italiano, protagoniste delle attività previste dal progetto sono state le delegazioni provenienti da Germania, Spagna, Croazia e Bulgaria con gruppi partner non in presenza di Ungheria, Slovenia, Serbia e Bosnia. Durante la due giorni apriliana, giovedì 7 e venerdì 8, sono stati organizzati momenti di workshop e dibattiti ai quali ha preso parte l’assessore alla Cultura Gianluca Fanucci che ha seguito i gruppi studio per l’intero percorso. Si tratta del secondo anno consecutivo che il progetto vede Aprilia coinvolta direttamente nei processi di integrazione. Il percorso di un anno e le “buone pratiche” di riqualificazione territoriale portate avanti ad Aprilia in questi anni sono state oggetto di approfondimento, proprio al fine di coinvolgere i partners nell’elaborazione di azioni per lo sviluppo rurale e l’inclusione. “Siamo stati ben contenti di poter ospitare anche quest’anno rappresentanti di enti ed organizzazioni straniere, ha commentato il Sindaco Antonio Terra, l’integrazione rappresenta da sempre uno degli elementi tipici della cultura cittadina. Ed è ancor più significativo che la nostra Città possa essere oggetto di studio e motivo di stimolo per altri territori in Europa. Anche noi ci aspettiamo di poter trarre stimoli e insegnamenti dalla collaborazione con altre Città, con cui condividiamo la comune appartenenza europea e anche alcuni elementi tipici dell’economia e della cultura agricola e rurale. Il cammino per la costruzione completa dell’Europa è ancora lungo, dovrà camminare sulle gambe delle nuove generazioni”. In tempi di COVID-19, è emersa chiaramente la necessità di migliorare la comunicazione, la consultazione, la ricerca, lo scambio di buone pratiche e una governance inclusiva. Le innovazioni digitali, hanno convenuto gli intervenuti, si sono rivelate essenziali per far fronte a molti degli impatti della crisi, ma saranno ugualmente importanti per preparare tempi di ripresa e riorganizzazione. Dando vita ad eventi locali online in ogni Paese coinvolto nel progetto, mirare a valorizzare le competenze e la formazione digitale dei partecipanti oltre a condividere buone pratiche in collaborazione con gli stakeholder locali. Gli assi tematici di questi due giorni sono stati: Riconnessione con la natura, ritrovare il senso di appartenenza, dare priorità ai luoghi e alle persone che ne hanno più bisogno e promuovere il lungo termine, il ciclo di vita e il pensiero integrato nell’ecosistema industriale. L’innovazione del progetto sta nella creazione di un modello di rete che “sblocca il potenziale della natura” in Europa e crea le condizioni per facilitare la nascita delle cosiddette “città dei 15 minuti”. La necessità è quella di fare della “vicinanza” un elemento chiave nella vita delle comunità rurali del futuro, ha commentato Francesco Marchionni coordinatore EuLabTEC, iniziando fin da subito a costruire le condizioni per essere fisicamente vicini nello spazio, ma anche consapevoli di essere vicini perché condividiamo qualcosa”.